Insieme sul palco ci sono la segretaria del Pd, Elly Schlein, il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra. In piazza De Ferrari a Genova si sono radunati più di 2mila cittadini per prendere parte alla manifestazione organizzata dai partiti del centrosinistra dal titolo “Liguria, diritto al futuro“. La richiesta è unica: le dimissioni del governatore Giovanni Toti, ai domiciliari con l’accusa di corruzione dal 7 maggio.

Un manifestazione che si tiene a poche ore dalla notifica a Toti di una nuova misura cautelare agli arresti domiciliari: la nuova ipotesi di reato riguarda un presunto finanziamento illecito da circa cinquantamila euro, erogato sotto forma di spot elettorali “offerti”, secondo l’accusa, dalla catena di supermercati Esselunga alla lista di Toti in sostegno di Marco Bucci, sindaco di centrodestra ricandidato (e poi rieletto) alle Comunali del 2022 nel capoluogo ligure.

Conte: “Un modello di regione marcio” – “Credo sia abbastanza evidente che è il modello di governo regionale che vien fuori dalle carte, le abbiamo lette, non sono fantasie, è un modello marcio. Non si può pensare di governare una Regione incontrando amici e imprenditori sulla barca o luoghi inappropriati mescolando interessi privati con quelli pubblici. Quello si chiama mercimonio al di là dei risultati dell’inchiesta”, ha detto il leader Movimento 5 stelle. Giuseppe Conte si è poi rivolto a Toti per dire che “questa manifestazione non ha l’obiettivo di aumentare una gogna mediatica sulla tua persona, ti difenderai in sede processuale e non siamo qui per emettere una sentenza di condanna nei tuoi confronti, ma noi non vogliamo che tu emetta una condanna nei confronti dei liguri che hanno diritto a un governatore che si dedichi interamente alla cura del bene pubblico”.

Schlein: “Sta tenendo ai domiciliari una regione” – “È importante essere qui ed esserci insieme per il diritto al futuro della Liguria perché il futuro di questa regione sia rimesso nelle mani dei liguri. Lo diciamo da due mesi ormai: Toti si deve dimettere perché sta tenendo ai domiciliari anche questa regione. E non è accettabile”, ha dichiarato Elly Schlein. “Oggi arriva un nuovo provvedimento dopo quello dell’arresto con accuse già gravi e corruzione: si parla di finanziamento illecito, mi domando cosa aspetti Giorgia Meloni a chiedere a Giovanni Toti di fare un passo indietro per il bene di questa regione e per la dignità di questa istituzione”, ha aggiunto la segretaria del Pd. “Noi siamo qui per guardare al futuro di questa regione che oggi è paralizzata e non può attendere l’esito del lavoro della magistratura. Alla magistratura spetta di chiarire i profili di responsabilità sulle vicende che sono emerse nelle indagini. Alla magistratura e non alla politica”. “Il nostro giudizio è politico – sottolinea Schlein – molto prima di altre cose. Ed è un giudizio pessimo su come è stata governata questa regione, sul sistema di potere che hanno costruito qui e naturalmente siamo qui a proporre insieme di guardare avanti”.

Bonelli e Fratoianni; “Elezioni subito” – “La scena che ha offerto il governo di questa regione è indecente e bisogna dare una risposta che è quella che un Paese normale dovrebbe prevedere: le dimissioni“, ha detto Nicola Fratoianni dal palco di Genova: “E lo dovrebbe capire questa maggioranza a partire dal ministro della Giustizia Carlo Nordio che commenta la sentenza del Riesame”, ha aggiunto il leader di Sinistra italiana citando le parole di Nordio e il suo attacco ai giudici (“Ho letto la loro ordinanza e non ho capito nulla”, aveva detto il ministro). “Da questa piazza può venire un fatto importante per la Regione e anche per il nostro Paese. Mi voglio rivolgere direttamente al presidente Toti. Toti, non puoi sequestrare la democrazia in questa Regione. La destra ha paura che si vada al voto? Noi vogliamo elezioni subito. E diciamolo insieme: elezioni subito“, ha aggiunto il leader di Europa Verde Angelo Bonelli.

La manifestazione genovese del centrosinistra si è chiusa tra gli applausi mentre la piazza ha intonato il brano “Volta la carta” di De André. E al termine i presenti hanno chiesto ancora una volta che la Liguria vada “alle elezioni subito”.

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