Joe Biden potrebbe ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca già nel fine settimana. Il presidente degli Stati Uniti “in privato è rassegnato alle crescenti pressioni e ai sondaggi negativi“, scrive il portale Axios, citando alcuni democratici di alto livello che ritengono ormai imminente l’annuncio di un passo indietro. D’altronde, la pressione per il ritiro di Biden ha raggiunto livelli insostenibili negli ultimi giorni. All’interno del Partito democratico americano è partito un pressing su più fronti, che ha coinvolto i leader di Camera e Senato, ma anche l’ex speaker Nancy Pelosi. Senza dimenticare il silenzio di Barack Obama e Bill e Hillary Clinton, che in teoria dovrebbero sostenere Biden. In più, l’ultima tegola è arrivata con il Covid, che ha colpito Biden proprio pima del suo arrivo alla convention dem di Las Vegas. Proprio Obama, secondo fonti del Washington Post, ha detto agli alleati nei giorni scorsi che la strada di Biden verso la vittoria a novembre si è notevolmente ristretta e che il presidente dovrebbe considerare seriamente la fattibilità della sua candidatura. Dietro le quinte, l’ex presidente è stato molto attivo nelle conversazioni sul futuro di Biden, interfacciandosi con molti democratici, compresa proprio Pelosi. In alcune conversazioni Obama si è detto preoccupato dai sondaggi e dai donatori che stanno scaricando Biden.

Nbc: “Lo staff di Biden si prepara, siamo vicini alla fine”
“Siamo vicini alla fine“. Così una fonte dell’entourage politico di Joe Biden descrive a Nbc la situazione fra le richieste pressanti al presidente per lasciare e le donazioni in calo. Fra lo staff di Biden, riporta Nbc, c’è la “palpabile sensazione” che le cose siano cambiate e anche alcuni dei più agguerriti sostenitori del presidente ritengono ormai che il presidente possa farsi da parte. C’è una rassegnazione a prepararsi a quella che solo tre settimane fa sembrava un’ipotesi impensabile: il possibile ritiro di Biden.

Pelosi mostra i sondaggi a Biden: “Perderai”
Nei giorni scorsi Pelosi ha mostrato al presidente Biden i risultati dei sondaggi: “Non puoi vincere” la sfida contro Donald Trump alle elezioni di novembre. L’ultimo retroscena rivelato dalla Cnn, che cita tre fonti informate, fotografa alla perfezione il momento che si sta vivendo all’interno dei dem e il pressing asfissiante su Biden per convincerlo a ritirarsi. Una delle fonti della Cnn ha spiegato che il presidente americano ha risposto all’appello di Pelosi sostenendo di aver visto altri sondaggi che indicano che può vincere. In effetti è la stessa linea che Biden ha tenuto nell’ultima intervista, rilasciata a Univision: “Gran parte delle comunità non si concentrano sulle elezioni prima di settembre, non capisco tutto questo parlare di chi è in testa dove, finora tutto tra me e Trump è praticamente alla pari“, ha dichiarato. Questo però prima di risultare positivo al Covid.

Gli incontri dei leader di Camera e Senato
La dura conversazione privata con Pelosi non è l’unico monito che è stato recapitato a Biden negli ultimi giorni. Anzi, fa parte appunto di un pressing da parte dei dem che si fa sempre più asfissiante. Ovviamente hanno evitato di esporsi pubblicamente, ma anche il messaggio trasmesso a Biden dai leader dem di Camera e Senato è stato chiaro. In due incontri separati Hakeem Jeffries e Charles Schumer hanno infatti spiegato al presidente che con lui ancora candidato è a rischio la possibilità di vittoria dem anche al Congresso. Secondo quanto rivela il Washington Post, Jeffries ha incontrato Biden giovedì scorso alla Casa Bianca, mentre Schumer ha avuto un colloquio con il presidente a Rehoboth Beach, Delaware, poco prima che sull’America, e la campagna elettorale, si abbattesse la notizia del tentato assassinio di Donald Trump. In entrambi i colloqui, i leader democratici si sono fatti portavoce delle preoccupazioni dei deputati e senatori riguardo al rischio che Biden possa mettere a rischio la loro rielezione e l’eventuale maggioranza dem.

Il pressing dei dem su Biden, poi la tegola del Covid
Dopo gli incontri, i due leader hanno diffuso dei brevi e vaghi comunicati, ma secondo quanto rivelato da Abcnews Schumer è stato molto diretto con Biden nel sostenere la necessità di un suo ritiro. E lo stesso avrebbe fatto Jeffries, che il giorno dopo il suo colloquio con Biden ha scritto una lettera ai colleghi deputati in cui, ermeticamente, spiegava di aver “comunicato direttamente e pieno le profonde, sentite prospettive e conclusioni” emerse nelle riunioni del caucus. La notizia delle pressioni riservate dei leader del Congresso arriva dopo che mercoledì Adam Schiff, il deputato californiano molto vicino a Nancy Pelosi, è diventato l’esponente più in vista del partito a chiedere pubblicamente a Biden di “passare il testimone“, esprimendo dubbi sulla sua capacità di sconfiggere Trump a novembre. E poi c’è la questione di Barack Obama, l’ex presidente che appunto avrebbe espresso in maniera riservata la sua preoccupazione riguardo alla possibilità di vittoria del suo ex vicepresidente, secondo quanto riferiscono fonti informate. Tutto questo prima che sulla campagna elettorale di Biden si abbattesse anche la sciagura del Covid. L’ultima spallata, forse quella definitiva, alla sua corsa verso la rielezione.

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