Aveva già indossato la maglia della Juventus (sui social) nel lontano 2017, nessuno avrebbe mai pensato che 7 anni dopo sarebbe potuto accadere di nuovo. Questa volta, davanti a 41mila tifosi. Cresciuto ad Aborrajado – piatto tipico colombiano a base di banane fritte ripiene di formaggio – e highlights di Yepes e Zapata ai Mondiali 2014, da oggi Juan Cabal sarà un nuovo giocatore del club bianconero. Alto, forte fisicamente e veloce: difensore duttile e tuttofare, migliorato nel passaggio da centrale a terzino sinistro anche per merito dell’esperimento di Marco Baroni a Verona. Proprio come piace a Thiago Motta. Certamente non un titolare, ma una scommessa su cui poter puntare. Una trattativa lampo nell’ennesimo duello di mercato con l’Inter. Occasione per i bianconeri o rimpianto per i nerazzurri? Solo il tempo potrà dirlo. Una cosa è certa per Cabal: la sua personale “scommessa” con il padre l’ha vinta.

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Divideva il letto con lo zio, oggi ha mantenuto la promessa fatta al padre
Negli occhi la prodezza di James Rodriguez contro l’Uruguay nel tempio brasiliano del Maracana ai Mondiali, in testa il sogno di diventare “uno di loro”. Un pensiero nobile, di certo non immediato per uno che era costretto a dividere il letto con lo zio nel barrio di Cali, in Colombia. “Papà era bravo, mi hanno sempre detto che poteva sfondare. Ma smise per poterci dare un futuro: mia madre era incinta di mio fratello”. Ad aiutare la famiglia, ora, è Juan Cabal. Mosso proprio dal desiderio di sdebitarsi con il padre, nonostante il calcio non fosse il suo interesse più grande. La spedizione della Colombia a Rio de Janeiro, però, lo convince definitivamente: Cabal cresce nei Puros Criollos – l’Atletico Nacional – formazione storica del calcio sudamericano, tutto merito di un lavoro di scouting tra le periferie. L’esordio in prima squadra arriva nel distretto montuoso di Manizales, a 2000 metri di altezza e famosa per il caffè. Poi, l’occasione in Europa, con la maglia dell’Hellas Verona. La promessa al padre è stata mantenuta.

Conteso tra Inter e Juventus: com’è andata
Classico esempio di blitz quello effettuato dalla Juventus per potersi assicurare il difensore colombiano. E per battere la concorrenza dei rivali nerazzurri. Nell’ennesima corsa a due tra le due squadre, ad arrivare al traguardo è proprio il club bianconero, che ha definito la trattativa in pochissime ore. L’Inter si era detta interessa all’acquisto del difensore del Verona, e in effetti i primi contatti con il club c’erano stati: 10 milioni il prezzo del cartellino. Tra riflessioni e attesa di un nuovo rilancio del club nerazzurro, la Juventus ha colto il momento e si è inserita con decisione: anche per una questione di necessità. Difensore duttile (centrale o terzino sinistro) per un reparto che si sta rinnovando. Soprattutto dopo il cambio di modulo imposto da Thiago Motta. Giuntoli finalizza l’acquisto: 10 milioni di euro più 2 di bonus. E la Juventus ha il suo nuovo jolly, da poter utilizzare come riserva di Cambiaso o come slot extra tra i centrali.

Giuntoli-Marotta, i giocatori contesi sul mercato negli ultimi anni
È stata corsa a due. Ma Cabal è solo l’ultimo di una lunga lista di calciatori desideri di mercato contesi da Juventus e Inter nelle ultime stagioni. Il calciomercato è un gioco spietato ma molto semplice. Nelle recenti stagioni, il primo a rispondere presente a Torino e lasciare la segreteria telefonica a Milano era stato Dejan Kulusevski (oggi al Tottenham). Proprio com’è accaduto con Bremer, Khephren Thuram e Tiago Djalò: obiettivi dei nerazzurri che ora vestono bianconero. Per Zielinski, invece, il percorso è inverso e senza spendere soldi, dato che l’Inter l’ha acquistato a parametro zero.

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