Mafie

Matteo Messina Denaro, arrestato un altro fiancheggiatore del boss: “Gli ha messo un garage a disposizione per vedere l’amante”

È stato arrestato il proprietario di un garage di Mazara del Vallo (Trapani) messo a disposizione di Matteo Messina Denaro durante la sua trentennale latitanza. La Procura di Palermo guidata da Maurizio De Lucia ha disposto il fermo di Giuseppe Di Giorgi, 49 anni, per favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza della pena. All’uomo viene contestato anche il reato di detenzione di arma illegale, perché nella sua abitazione è stata trovata una pistola Walther e cinquanta proiettili non dichiarati (di cui uno in canna): agli investigatori ha detto di averla trovata in strada.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, Di Giorgi aveva trasformato due garage di un condominio di via Castelvetrano (per ironia, Castelvetrano è il paese di origine del boss) in una sorta di alcova, con stanza da letto e cucinotto, dove Messina Denaro poteva incontrare la sua amante Lorena Lanceri, condannata a oltre 13 anni di carcere per concorso esterno. Nel covo, setacciato mercoledì dai carabinieri del Ros e dallo Sco (Servizio centrale operativo) della Polizia di Stato, sono stati trovati molti documenti definiti utili dagli investigatori per continuare la caccia alla rete di favoreggiatori dell’ultimo dei corleonesi, morto a settembre dello scorso anno, pochi mesi dopo essere stato arrestato.