È il 3 novembre 2023 e l’avvocata Rosanna Natoli, consigliera laica del Csm e membro della Sezione disciplinare, riceve nel suo studio di Paternò (Catania) la giudice Maria Fascetto Sivillo, a processo davanti alla stessa Sezione, dopo averla convocata. Natoli, eletta in quota FdI e vicinissima al presidente del Senato Ignazio La Russa, dà consigli alla magistrata su come difendersi dalle accuse nei suoi confronti, nonostante sia uno dei giudici che dovranno valutare – e in parte hanno già valutato – la sua condotta. “La sua causa l’hanno perorata in tanti“, esordisce la consigliera, facendo riferimento anche a Claudia Eccher, avvocata di Matteo Salvini e laica del Csm in quota Lega, che, dice, “mi ha chiesto un occhio di riguardo su tante cose”. Natoli si mostra desiderosa di aiutarla: “Guardi, mi sono presa ‘sto processo perchè è amica dei miei amici. Questa situazione la dobbiamo risolvere, però lei ci deve dare una mano”. E a un certo punto, parlando delle discussioni interne al collegio, ammette: “Sto violando il segreto della camera di consiglio”. L’audio è stato depositato in udienza a palazzo Bachelet dal difensore di Fascetto, Carlo Taormina, costringendo Natoli a dimettersi dal ruolo di giudice disciplinare.

Ecco il testo integrale della registrazione:

NATOLI R: Allora, intanto le debbo dire, che la sua causa l’hanno perorata in tanti.

FASCETTO S.: E sono tutti amici, guardi, mi possono dare la cittadinanza a Paternò.

NATOLI R. : Ma io, ehm, infatti quando Angelo (Angelo Patanè, ndr) m’ha detto, dice, “la incontriamo”, ho detto non c’è bisogno Angelo, so quello che debbo fare (…) Però, un po’, ehm, forse ho pensato che forse era meglio che ci vedessimo, perché volevo chiarire, uhm, alcuni punti. (…) Se noi vogliamo raggiungere un risultato, e le garantisco che già per il fatto che me l’aveva detto Pippo (Giuseppe Failla, ndr), io avevo preso a cuore la sua situazione.

FASCETTO S. Mah, io la ringrazio.

NATOLI R. Ma poi ci sono stati tanti, c’e stata Claudia Eccher che mi ha chiesto anche un occhio.. . un occhio di riguardo su tante cose. Noi questa situazione la vogliamo risolvere, e la dobbiamo risolvere, però lei ci deve dare una mano dottoressa (…) Perché nessuno di noi ha pregiudizi nei suoi confronti, non ce l’ho io perche… è amica degli amici (…). Il cambio del relatore c’è stato perché… andiamo a turno, a giro. Siccome a me mi è … allora in questo giro inizialmente, lei era stata assegnata alcuni fascicoli a me ed altri a Paola D’Ovidio. Poi abbiamo deciso, siccome la situazione era connessa, che me la sarei … ho detto me la prendo io. Ma quando poi c’è stata la misura cautelare, non me la potevo pigliare io, perché noi andiamo a giro, io mi ero presa la Castriota di Latina (…) poi a turno veniva Genantonio Chiarelli. Per cui non è che c’è stata la volontà di .. .

FASCETTO S. Ma Chiarelli parliamoci chiaro…

NATOLI R: … di dargliela a Chiarelli

FASCETTO S.: Chiarelli è vicino alla Acagnino, io ho parlato con Palamara.

NATOLI R: Se l’Acagnino è Unicost.

FASCETTO S. No, Acagnino è Area!

NATOLI R. è Area…

FASCETTO S.: Unicost è Bruno Di Marco

NATOLI R.: Unicost è Bruno Di Marco, l’Acagnino è Area, Chiarelli è Area …

FASCETTO S. M. : È Area, me l’ha detto a me Palamara, io non so nulla di correnti .

NATOLI R.: … no no, io ho imparato. (…) Qua devi imparare le correnti.

NATOLI R.: Però debbo dire che quando entriamo in disciplinare, decidiamo… sempre, almeno fino ad ora e stato cosi, all’unanimità (…) Il problema della misura quale è stato (…) quando io sono arrivata e ho preso la sua, i suoi procedimenti e me li sono riuniti a me, anche quelli della D’Ovidio … perché non è che e stato … è stato veramente un gesto di amicizia deve co … me lo deve considerare, perché sono 10 faldoni che mi sono accollata (…) Quando io le ho viste, noi cosa abbiamo fatto. Abbiamo cercato di mettere ordine alla sua situazione con … stralciando alcuni capi, che non dovevano andare qua… e andando ad individuare tutta quella che era l’area della diffamazione, e me la sono pigliata io. lo ho fa … ho parlato con la D’Ovidio, con Pinelli , “senti, ma la censura va bene, secondo me va bene … “. Perché, lei dottoressa, ha sbagliato. Lei in un’ordinanza ci va a scrivere tutta quella cammarata di cose contro la Acagnino…

FASCETTO S. Ma questa è la ricostruzione . .. non è vero (…) Aspetti, no. Dottoressa, allora io, per co … no. No, no, mai, mai …

NATOLI R. lo l’avrei assolta (…) lo debbo avere la possibilitå di motivare…

FASCETTO S. (…) Certo, certo.

NATOLI R.: Di aiutarla, ma io debbo motivare …da entrambe le parti diciamo .

FASCETTO S. Ovvio, ovvio (…) Certo.

NATOLI R.: Ma perché de .. . ho il problema di motivare? Siccome poi lei è sotto scopa del Pro… della Procura Generale … (…) … Perché la Procura Generale ha un solo compito, arrivare alla condanna (…) Ora, ora qual è il problema? Su questa fase … dove io avevo, ero riuscita a convincere tutti per la censura, lei quel giorno, ha avuto uno sfogo bestiale contro la Acagnino. No, cioè, ha detto che era l’amante di Canonico (…) Però, qual è il problema? Che nel momento in cui noi abbiamo pigliato una linea dove diciamo che il Magistrato deve avere anche equilibrio, deve essere … lei, quel giorno, con quel suo sfogo, mi rovino il lavoro che io avevo fatto (…) Se lei però quel giorno, anziché parlare in quel modo e raccontare tutta la sua vicenda, avesse detto “io ho subito un sopruso dall’Acagnino in questi anni, punto”, noi a quest’ora oggi eravamo alla censura, e lei se ne usciva alla grande.

TURI (SALVATORE MILAZZO): Ma ci si po’ arrivari?

NATOLI R.: No, perché poi alla fine, quando cI siamo riuniti, e sto violando il segreto della Camera di Consiglio, dicono tutti “e vero che ha subito un sopruso, a me mi sembra, poverina, che sia andata in tilt.”…

FASCETTO S. Poverina, poveria. (N.d.T. il soggetto ride)

NATOLI R.: “… perché questa vicenda l’ha distrutta”.

PIPPO: E quindi?

NATOLI R.: E quindi, dice ‘na perdita di anzianitå.

FASCETTO S. M.: Ma va…

PIPPO (GIUSEPPE FAILLA): E quindi?

NATOLI R.: : E ora io ormai ho la perdita di anzianitå, quindi io su questa vicenda debbo motivare in questo modo. Non poteva andare, non posso andare diversamente.

Articolo Precedente

Aumentano le minacce agli amministratori locali, l’allarme di Avviso Pubblico. Da Padova a Lecce, ecco l’Italia dell’intimidazione

next
Articolo Successivo

Gratteri: “Non era solo Palamara. Nel Csm bisognava voltare pagina, ma così non è stato fatto. La magistratura non è credibile”

next