Roberto Vannacci non sarà vicepresidente dei Patrioti d’Europa. Poco dopo la nascita del gruppo, quando era circolata la notizia della nomina del generale in uno dei ruoli apicali della nuova famiglia europea, erano emerse già le prime proteste. E non venivano da formazioni minori, bensì da quella più rappresentativa in termini di europarlamentari: il Rassemblement National di Marine Le Pen. Nel giorno della riconferma di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Ue, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, per Vannacci è arrivata anche la degradazione dopo la riunione del Bureau del gruppo. Secondo fonti della Lega sentite da Ilfattoquotidiano.it, la decisione non sarebbe ancora definitiva.

Il quotidiano di via Solferino scrive che nell’incontro tra gli esponenti dei Patrioti hanno votato contro la sua nomina tutte le delegazioni tranne l’italiana. Interpellato in un punto stampa al Parlamento europeo, il generale leghista ha risposto: “Nel gruppo dei Patrioti per l’Europa non ci sono problemi ma solo soluzioni. Il gruppo si è appena formato, si deve consolidare. Andrà tutto per il meglio nei prossimi giorni”. Nessuna conferma o smentita, quindi, dal diretto interessato.

Che la sua figura non sia apprezzata da una parte del gruppo non è però un mistero. Lunedì il capo della delegazione francese Jean-Paul Garraud lo aveva definito “un problema” per le sue dichiarazioni omofobe, tuttavia non era stato possibile discutere il suo caso durante la riunione del Bureau perché l’eurodeputato leghista era arrivato in ritardo. Discussione rimandata al 18 luglio, quindi, quando il gruppo ha deciso di non confermarlo come vicepresidente.

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