Case del patrimonio del Pio Albergo Trivulzio di Milano affittate a inquilini vip con canoni molto più bassi rispetto ai valori di mercato. Tra loro c’è anche il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, che per un appartamento di 120 metri quadrati nell’ambito quartiere milanese di Brera pagherebbe un canone annuo di 19mila euro: secondo l’osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, però, dovrebbe pagare un canone di affitto di almeno 42mila euro. È solo uno dei nomi di un nuovo caso che si abbatte sul Pio Albergo Trivulzio, la storica Baggina che da decenni dà assistenza agli anziani ed è controllata da Comune e Regione.
Nell’elenco dei nomi che pagano un canone popolare per un casa di lusso, compaiono – come riportato da Repubblica – anche Pier Filippo Giuggioli, presidente provinciale dell’Unione dei piccoli proprietari immobiliari, che pagherebbe un canone di 32.500 euro annui per un appartamento di più di 200 metri quadrati che dovrebbe costarne oltre il doppio. Poi anche Matteo Mangia, figlio dell’avvocato Rocco Mangia, per il suo appartamento da 160 metri quadrati vicino Brera pagherebbe un canone annuo di 13.600 euro, mentre per una casa di 240 metri in zona Magenta risulta un contratto a nome di un parente di Vito Corrao, ex direttore sanitario del Pat, con un canone di 5.100 euro contro un valore stimato di 80.500. Squilibri di cui ha parlato, senza fare nomi, anche il commissario straordinario del Pat, Francesco Paolo Tronca, facendo riferimento a situazioni “paradossali” con “canoni che sono la metà, un terzo, un quarto, un quinto e perfino un decimo di quello che dovrebbero essere”.
Sul caso arriva la richiesta di interventi e chiarimenti anche dei partiti politici, da destra a sinistra. “Immagino che il commissario straordinario presenterà presto una ricognizione di tutti i contratti in essere, degli immobili non messi a reddito, delle manifestazioni d’interesse ricevute durante il suo mandato”, spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Marino, Riccardo Truppo: “Se ci fossero casi confermati di affitti troppo bassi – ha aggiunto – sarà necessario intervenire per riavvicinarci agli scopi etici sociali che rappresentano la vocazione unica del Pat”. “È una situazione che va avanti da decenni e che deve essere sanata viste le problematiche dell’ente”, dichiara Samuele Piscina, segretario provinciale della Lega di Milano, sottolineando di avere “fiducia in Tronca”. “Le situazioni paradossali riferite dal commissario, con inquilini che pagherebbero cifre irrisorie per appartamenti di pregio, non sono accettabili e vanno riviste e rinegoziate“, afferma la capogruppo del Pd al Comune di Milano, Beatrice Uguccioni. “Il Pat – ricorda la rappresentate dem – ha una vocazione sociale e pubblica, e la gestione del suo patrimonio deve seguire questi principi, che devono guidare anche l’opera di risanamento dell’enorme debito accumulato negli anni dall’ente”.
Cronaca
Case di lusso del Pio Albergo Trivulzio affittate a canoni popolari a inquilini vip: tra loro anche Beppe Marotta. “Situazioni paradossali”
Case del patrimonio del Pio Albergo Trivulzio di Milano affittate a inquilini vip con canoni molto più bassi rispetto ai valori di mercato. Tra loro c’è anche il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, che per un appartamento di 120 metri quadrati nell’ambito quartiere milanese di Brera pagherebbe un canone annuo di 19mila euro: secondo l’osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, però, dovrebbe pagare un canone di affitto di almeno 42mila euro. È solo uno dei nomi di un nuovo caso che si abbatte sul Pio Albergo Trivulzio, la storica Baggina che da decenni dà assistenza agli anziani ed è controllata da Comune e Regione.
Nell’elenco dei nomi che pagano un canone popolare per un casa di lusso, compaiono – come riportato da Repubblica – anche Pier Filippo Giuggioli, presidente provinciale dell’Unione dei piccoli proprietari immobiliari, che pagherebbe un canone di 32.500 euro annui per un appartamento di più di 200 metri quadrati che dovrebbe costarne oltre il doppio. Poi anche Matteo Mangia, figlio dell’avvocato Rocco Mangia, per il suo appartamento da 160 metri quadrati vicino Brera pagherebbe un canone annuo di 13.600 euro, mentre per una casa di 240 metri in zona Magenta risulta un contratto a nome di un parente di Vito Corrao, ex direttore sanitario del Pat, con un canone di 5.100 euro contro un valore stimato di 80.500. Squilibri di cui ha parlato, senza fare nomi, anche il commissario straordinario del Pat, Francesco Paolo Tronca, facendo riferimento a situazioni “paradossali” con “canoni che sono la metà, un terzo, un quarto, un quinto e perfino un decimo di quello che dovrebbero essere”.
Sul caso arriva la richiesta di interventi e chiarimenti anche dei partiti politici, da destra a sinistra. “Immagino che il commissario straordinario presenterà presto una ricognizione di tutti i contratti in essere, degli immobili non messi a reddito, delle manifestazioni d’interesse ricevute durante il suo mandato”, spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Marino, Riccardo Truppo: “Se ci fossero casi confermati di affitti troppo bassi – ha aggiunto – sarà necessario intervenire per riavvicinarci agli scopi etici sociali che rappresentano la vocazione unica del Pat”. “È una situazione che va avanti da decenni e che deve essere sanata viste le problematiche dell’ente”, dichiara Samuele Piscina, segretario provinciale della Lega di Milano, sottolineando di avere “fiducia in Tronca”. “Le situazioni paradossali riferite dal commissario, con inquilini che pagherebbero cifre irrisorie per appartamenti di pregio, non sono accettabili e vanno riviste e rinegoziate“, afferma la capogruppo del Pd al Comune di Milano, Beatrice Uguccioni. “Il Pat – ricorda la rappresentate dem – ha una vocazione sociale e pubblica, e la gestione del suo patrimonio deve seguire questi principi, che devono guidare anche l’opera di risanamento dell’enorme debito accumulato negli anni dall’ente”.
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Roma, 22 feb. (Adnkronos) - Standing ovation dalla platea della convention Cpac a Washington al termine dell'intervento video della premier Giorgia Meloni. Un intervento nel quale la presidente del Consiglio ha richiamato valori e temi che uniscono conservatori europei e americani, a partire dalla difesa dei confini, ribadendo la solidità del legame tra Usa e Ue. "I nostri avversari - ha detto Meloni- sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni si smentiranno".
"So che alcuni di voi potrebbero vedere l'Europa come lontana o addirittura lontana o addirittura perduta. Vi dico che non lo è. Sì, sono stati commessi degli errori. Le priorità sono state mal riposte, soprattutto a causa delle classi dominanti e dei media mainstream che hanno importato e replicato nel Vecchio Continente", ha affermato la premier.
La presidente Meloni ha fatto un passaggio sull'Ucraina ribadendo "la brutale aggressione" subito dal popolo ucraino e confidando nella collaborazione con gli Usa per raggiungere una "pace giusta e duratura" che, ha sottolineato, "può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - Le "elite di sinistra" si sono "recentemente indignate per il discorso di JD Vance a Monaco in cui il vicepresidente ha giustamente affermato che prima di discutere di sicurezza, dobbiamo sapere cosa stiamo difendendo. Non stava parlando di tariffe o bilance commerciali su cui ognuno difenderà i propri interessi preservando la nostra amicizia". Mo ha sottolineato la premier Giorgia Meloni nel suo intervento al Cpac.
"Il vicepresidente Vance stava discutendo di identità, democrazia, libertà di parola. In breve, il ruolo storico e la missione dell'Europa. Molti hanno finto di essere indignati, invocando l'orgoglio europeo contro un americano che osa farci la predica. Ma lasciate che ve lo dica io, da persona orgogliosa di essere europea - ha detto ancora - Innanzitutto, se coloro che si sono indignati avessero mostrato lo stesso orgoglio quando l'Europa ha perso la sua autonomia strategica, legando la sua economia a regimi autocratici, o quando i confini europei e il nostro stile di vita sono stati minacciati dall'immigrazione illegale di massa, ora vivremmo in un'Europa più forte".
(Adnkronos) - "I nostri avversari - ha detto Meloni- sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni si smentiranno. So che alcuni di voi potrebbero vedere l'Europa come lontana o addirittura lontana o addirittura perduta".
"Vi dico che non lo è. Sì, sono stati commessi degli errori. Le priorità sono state mal riposte, soprattutto a causa delle classi dominanti e dei media mainstream che hanno importato e replicato nel Vecchio Continente".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "So che con Donald Trump alla guida degli Stati Uniti, non vedremo mai più il disastro che abbiamo visto in Afghanistan quattro anni fa. Quindi sicurezza delle frontiere, sicurezza delle frontiere, sicurezza energetica, sicurezza economica, sicurezza alimentare, difesa e sicurezza nazionale per una semplice ragione. Se non sei sicuro, non sei libero". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "C'è una crescente consapevolezza. C'è una crescente consapevolezza in Europa che la sicurezza è ora la massima priorità. Non puoi difendere la tua libertà se non hai i mezzi o il coraggio per farlo. La felicità dipende dalla libertà e la libertà dipende dal coraggio. Lo abbiamo dimostrato quando abbiamo fermato le invasioni, conquistato le nostre indipendenze e rovesciato i dittatori". Così la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
"E lo abbiamo fatto insieme negli ultimi tre anni in Ucraina, dove un popolo orgoglioso combatte per la propria libertà contro un'aggressione brutale. E dobbiamo continuare oggi a lavorare insieme per una pace giusta e duratura. Una pace che può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - In Ucraina "un popolo coraggioso combatte contro una brutale aggressione". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "I nostri avversari sperano che Trump si allontani da noi. Io lo conosco, e scommetto che dimostreremo che si sbagliano. Qualcuno può vedere l'Europa come distante, lontana. Io vi dico: non è così". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio alla convention Cpac a Washington.