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L’inviato speciale Nato per il sud del Mediterraneo sarà lo spagnolo Colomina. Lettera di protesta dell’Italia a Stoltenberg

A Palazzo Chigi ci si appresta a vivere settimane di tensione prima di conoscere quali ripercussioni attendono l’Italia dopo la decisione di Fratelli d’Italia di votare contro la conferma di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea. Ma a Roma si aspettava anche un’altra decisione in arrivo da Bruxelles, quella sul prossimo rappresentante […]

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A Palazzo Chigi ci si appresta a vivere settimane di tensione prima di conoscere quali ripercussioni attendono l’Italia dopo la decisione di Fratelli d’Italia di votare contro la conferma di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea. Ma a Roma si aspettava anche un’altra decisione in arrivo da Bruxelles, quella sul prossimo rappresentante speciale della Nato per i rapporti con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo, un incarico che l’Italia riteneva di dover ottenere. E invece per il ruolo è stato scelto lo spagnolo Javier Colomina, decisione che ha fatto arrabbiare il governo Meloni che ha inviato una lettera di protesta al segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg.

La partita non è ufficialmente conclusa. La nomina di Colomina, che deve ancora essere formalizzata, è da considerarsi ad interim, dato che il mandato di Stoltenberg si chiuderà a ottobre, quando al suo posto arriverà Mark Rutte. Proprio l’ex premier olandese, una volta insediato, potrebbe decidere di rinnovare la squadra, compreso il ruolo di inviato speciale per la sponda sud del Mediterraneo. L’Italia, evidentemente, si aspettava di ottenere l’incarico fin da subito e ha così deciso di dare inizio alla sua azione di pressione con una lettera al segretario generale. Fonti dell’esecutivo interpellate dall’Ansa hanno espresso “forti perplessità” per l’indicazione di un inviato “personale” a due mesi dalla scadenza del mandato.

L’Italia vuole quella poltrona e, in quanto Paese che rappresenta la prima porta del Mediterraneo, con costanti contatti con i governi del Nord Africa per stipulare accordi per il contenimento dei flussi migratori, ritiene che in qualche modo le sia dovuta. Tra i nomi circolati, il preferito del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sembra essere quello di Alessio Nardi, Finanziere e consigliere del segretario di Forza Italia, tra gli esperti Nato per il fianco meridionale. La sua corsa si sposta in avanti nel tempo, a ottobre, quando lui e il governo italiano dovranno provare a convincere Rutte a sostituire Colomina dopo pochi mesi dall’inizio dell’incarico.