Per la prima volta negli ultimi 40 anni la Russia non mostrerà le Olimpiadi in tv. Giochi di Parigi, giochi di guerra. Il Comitato Olimpico Internazionale, che ha vietato da anni alla Federazione di partecipare alla competizione, ha autorizzato questa volta 17 sportivi russi e bielorussi a gareggiare come neutrali (senza simboli e tricolore patrio). Ne aveva invitati molti di più: 59, ma oltre la metà ha boicottato. “Sembra che la Russia ne abbia avuto abbastanza” ha scritto l’Economist.
Trentuno è ad oggi, secondo le conferme finora pervenute, il numero definitivo degli Ana – abbreviazione di atleti neutrali autorizzati. Clausola per poter partecipare: non avere contatti con l’esercito russo, non sostenere la guerra contro Kiev. Soprattutto una categoria non riesce a dire niet ai campi di Parigi: dei 15 russi che andranno in Francia, 7 sono tennisti. Molte le donne: tra loro Ekaterina Aleksandrova, Mirra Andrejeva, Elena Vesnina. Parteciperà la stella del tennis Medvedev che nel 2022 disse: “Essendo un giocatore di tennis, voglio promuovere la pace ovunque nel mondo”. Un messaggio simile in quello stesso anno lo diffuse Andrey Rublev, che scrisse sull’obiettivo della telecamera “No war please” dopo una partita, ma questa volta lui a Parigi non ci va. Non ci va nemmeno la fidanzata di Sinner, Anna Kalinskaya, come “la tigre” bielorussa Aryna Sabalenka. I lottatori russi in massa invece si sono auto-esclusi, dopo aver denunciato i “principi non sportivi” della selezione.
“La neutralità non esiste”: né agli atleti ucraini, né a Zelensky piace la concessione del Cio, “è ovvio che ogni bandiera neutrale degli atleti russi è macchiata di sangue” scrisse il presidente sui social a gennaio 2023. Nella storia delle Olimpiadi, iniziata 128 anni fa, le regole per la partecipazione degli atleti russi sono variate nel tempo. Nel 2016 un whistleblower ha rivelato i dettagli di un programma statale antidoping avviato da Mosca prima delle Olimpiadi di Sochi, dove gli atleti russi hanno trionfato. Banditi per 4 anni dalle gare dall’Agenzia mondiale anti-doping, poi gli sportivi di Mosca hanno fatto ricorso e vinto alla Corte arbitrale dello sport. A Tokyo nel 2021 erano in 330 a gareggiare non con il tricolore russo, ma sotto la bandiera del Comitato Olimpico russo: vinsero 71 medaglie.
Nel 2022 il Cio ha vietato la presenza della bandiera russa in ogni sua forma sulle piste olimpiche, concedendo solo la partecipazione neutrale agli sportivi nel gennaio 2023. Il Comitato olimpico russo nello stesso anno è stato sospeso dopo la scelta di assorbire le sezioni locali sportive delle quattro regioni annesse in Ucraina. La Russia quasi sempre onnipresente nel medagliere, soprattutto quando era Urss, nel 1984 scelse di non partecipare ai giochi di Los Angeles: celebrò a casa sua i Giochi dell’Amicizia, richiamando 2mila sportivi circa, del blocco sovietico che oggi non esiste più. Però forse quei giochi torneranno nel 2025, dice Mosca.
Un report reso pubblico ieri dalla Global Right Comliance denuncia la violazione delle regole che il Cio aveva chiesto fossero rispettate dagli atleti di Mosca e Minsk. Nel gruppo dei 59 ammessi almeno 33 meritavano l’esclusione, dice il documento di 223 pagine, che taccia 17 atleti russi e bielorussi, che invece saranno a Parigi, di supportare la guerra. Alcuni, secondo l’ong, hanno contatti con i servizi segreti, altri hanno messo like a post pro-guerra sui social. Il documento sarebbe stato consegnato al Cio a maggio. Dopo un iniziale messaggio di risposta, il silenzio, e nessuna azione intrapresa, hanno riferito i legali di Grc, che non è l’unica ong che prova a fermare degli sportivi. Il Csi, Christian solidarity international, chiede al Cio di bandire l’Azerbajan e di ammettere gli atleti azeri solo da neutrali per l’uccisione dei cristiani armeni in Nagorno Karabakh.
Mondo
Olimpiadi di Parigi, giochi di guerra – 59 atleti russi ammessi “senza bandiera”: ne arrivano solo 17, gli altri boicottano
Parteciperà la stella del tennis Medvedev, mancheranno Andrey Rublev, Anna Kalinskaya e “la tigre” bielorussa Aryna Sabalenka. E in patria i Giochi non saranno trasmessi dalle tv
Per la prima volta negli ultimi 40 anni la Russia non mostrerà le Olimpiadi in tv. Giochi di Parigi, giochi di guerra. Il Comitato Olimpico Internazionale, che ha vietato da anni alla Federazione di partecipare alla competizione, ha autorizzato questa volta 17 sportivi russi e bielorussi a gareggiare come neutrali (senza simboli e tricolore patrio). Ne aveva invitati molti di più: 59, ma oltre la metà ha boicottato. “Sembra che la Russia ne abbia avuto abbastanza” ha scritto l’Economist.
Trentuno è ad oggi, secondo le conferme finora pervenute, il numero definitivo degli Ana – abbreviazione di atleti neutrali autorizzati. Clausola per poter partecipare: non avere contatti con l’esercito russo, non sostenere la guerra contro Kiev. Soprattutto una categoria non riesce a dire niet ai campi di Parigi: dei 15 russi che andranno in Francia, 7 sono tennisti. Molte le donne: tra loro Ekaterina Aleksandrova, Mirra Andrejeva, Elena Vesnina. Parteciperà la stella del tennis Medvedev che nel 2022 disse: “Essendo un giocatore di tennis, voglio promuovere la pace ovunque nel mondo”. Un messaggio simile in quello stesso anno lo diffuse Andrey Rublev, che scrisse sull’obiettivo della telecamera “No war please” dopo una partita, ma questa volta lui a Parigi non ci va. Non ci va nemmeno la fidanzata di Sinner, Anna Kalinskaya, come “la tigre” bielorussa Aryna Sabalenka. I lottatori russi in massa invece si sono auto-esclusi, dopo aver denunciato i “principi non sportivi” della selezione.
“La neutralità non esiste”: né agli atleti ucraini, né a Zelensky piace la concessione del Cio, “è ovvio che ogni bandiera neutrale degli atleti russi è macchiata di sangue” scrisse il presidente sui social a gennaio 2023. Nella storia delle Olimpiadi, iniziata 128 anni fa, le regole per la partecipazione degli atleti russi sono variate nel tempo. Nel 2016 un whistleblower ha rivelato i dettagli di un programma statale antidoping avviato da Mosca prima delle Olimpiadi di Sochi, dove gli atleti russi hanno trionfato. Banditi per 4 anni dalle gare dall’Agenzia mondiale anti-doping, poi gli sportivi di Mosca hanno fatto ricorso e vinto alla Corte arbitrale dello sport. A Tokyo nel 2021 erano in 330 a gareggiare non con il tricolore russo, ma sotto la bandiera del Comitato Olimpico russo: vinsero 71 medaglie.
Nel 2022 il Cio ha vietato la presenza della bandiera russa in ogni sua forma sulle piste olimpiche, concedendo solo la partecipazione neutrale agli sportivi nel gennaio 2023. Il Comitato olimpico russo nello stesso anno è stato sospeso dopo la scelta di assorbire le sezioni locali sportive delle quattro regioni annesse in Ucraina. La Russia quasi sempre onnipresente nel medagliere, soprattutto quando era Urss, nel 1984 scelse di non partecipare ai giochi di Los Angeles: celebrò a casa sua i Giochi dell’Amicizia, richiamando 2mila sportivi circa, del blocco sovietico che oggi non esiste più. Però forse quei giochi torneranno nel 2025, dice Mosca.
Un report reso pubblico ieri dalla Global Right Comliance denuncia la violazione delle regole che il Cio aveva chiesto fossero rispettate dagli atleti di Mosca e Minsk. Nel gruppo dei 59 ammessi almeno 33 meritavano l’esclusione, dice il documento di 223 pagine, che taccia 17 atleti russi e bielorussi, che invece saranno a Parigi, di supportare la guerra. Alcuni, secondo l’ong, hanno contatti con i servizi segreti, altri hanno messo like a post pro-guerra sui social. Il documento sarebbe stato consegnato al Cio a maggio. Dopo un iniziale messaggio di risposta, il silenzio, e nessuna azione intrapresa, hanno riferito i legali di Grc, che non è l’unica ong che prova a fermare degli sportivi. Il Csi, Christian solidarity international, chiede al Cio di bandire l’Azerbajan e di ammettere gli atleti azeri solo da neutrali per l’uccisione dei cristiani armeni in Nagorno Karabakh.
Articolo Precedente
Il Trump “moderato” è già in archivio. Il tycoon senza freni: “Usa invasi da criminali malati, faremo la più grande deportazione della storia”
Articolo Successivo
L’ultima sigaretta di Shoko Miyata: il Giappone esclude la ginnasta dalle Olimpiadi per violazione del codice di condotta
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Ultimi articoli di Mondo
Mondo
I cittadini libanesi tornano a Sud dopo il ritiro dell’esercito israeliano e trovano distruzione e macerie – Video
Mondo
Ucraina, Licheri: “Summit a Parigi? Flop che certifica la morte politica della Ue. Meloni ha fallito, ora venga a riferire in Parlamento”
Mondo
Incidente aereo a Toronto, il momento in cui il velivolo della Delta Airlines si schianta e si capovolge: il nuovo video
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 alle ore 15.30 si svolgeranno le commemorazioni dell'Ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci. Poi il primo punto all'ordine del giorno è la mozione di sfiducia a Daniela Santanchè.
(Adnkronos) - La sede opportuna, ha sottolineato Ciriani, "è il Copasir che è un organo del Parlamento e non del governo, ed è presieduto da un componente delle opposizioni. E' quella la sede in cui il governo fornisce tutte le informazioni del caso: oggi è stato audito Valensise, la settimana scorsa Caravelli e la prossima settimana sarà audito Frattasi. Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
E anche sulla richiesta delle opposizioni di sapere se Paragon sia stato utilizzato dalla polizia penitenziaria, Ciriani ribadisce che saranno date "riposte nelle sedi opportune. C'e' un luogo in cui dare risposte e un altro luogo in cui non si possono dare, ma questo è la legge a disporlo, non è il governo". Infine viste le proteste dei gruppi più piccoli che non sono rappresentati nel Copasir, Ciriani ha ricordato che "è la legge che lo prevede, non dipende dal governo".
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Martedì 25 al mattino si terrà discussione generale sulla mozione di sfiducia al ministro Carlo Nordio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo della Camera.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - La conferenza dei capigruppo ha stabilito che domani dalle 18 votazione si svolgerà la chiama per la fiducia sul dl Milleproroghe. Le dichiarazioni di voto inizieranno alle 16 e 20. Il voto finale sul provvedimento è previsto per giovedì.
Roma, 18 feb. (Adnkronos) - Le opposizioni protestano con il governo e con il presidente della Camera Lorenzo Fontana sulla mancata interrogazione al question time sul caso Paragon. "Il governo si sottrae al confronto con il Parlamento. Siamo totalmente insoddisfatti sulle motivazioni apportate dal ministro Ciriani" che ha ribadito come il governo ritenga "non divulgabili" le informazioni sul caso, ha detto la presidente dei deputati Pd, Chiara Braga, al termine della capigruppo a Montecitorio. "E abbiamo chiesto anche al presidente Fontana di rivalutare la sua scelta".
"Il governo ha avuto l'atteggiamento di chi è stato preso con le mani nella marmellata: tutti hanno parlato, ma ora che abbiamo chiesto se lo spyware fosse utilizzato dalla polizia penitenziaria scatta il segreto...", osserva il capogruppo di Iv, Davide Faraone. Per Riccardo Magi di Più Europa si tratta "di un altro colpo alle prerogative del Parlamento. Si toglie forza a uno dei pochissimi strumenti che si hanno per ottenere risposte dal governo".
Roma, 18 (Adnkronos) - "Si tratta di informazioni non divulgabili" e come tali "possono essere divulgate solo nelle sedi opportune" come il Copasir. Lo ha detto il ministro Luca Ciriani al termine della capigruppo alla Camera a proposito delle interrogazioni al governo da parte delle opposizioni sul caso Paragon. "Da parte del governo non c'è alcun volontà di non dare informazioni, ma di darle nelle sedi opportune".
Milano, 18 feb. (Adnkronos) - "Sono molto sollevato per la decisione del giudice Iannelli che ha escluso la richiesta di arresti domiciliari a mio carico. Ciò mi permette di proseguire il mio lavoro di architetto e anche di portare a termine l’incarico di presidente di Triennale e di docente del Politecnico di Milano". Lo afferma Stefano Boeri dopo la decisione del gip di Milano che ha disposto un'interdittiva che gli vieta per un anno di far parte di commissioni giudicatrici per procedure di affidamento di contratti pubblici.
L'archistar è indagato insieme a Cino Paolo Zucchi e Pier Paolo Tamburelli per turbativa d'asta nell'inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura. "Ribadisco la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura e non vedo l’ora di poter chiarire ulteriormente la mia posizione. Non nascondo però la mia inquietudine per tutto quello che ho subito in queste settimane e per i danni irreversibili generati alla mia vita privata e professionale" conclude Boeri in una nota.