“Più voci più talento“, questo il claim scelto dalla Rai per presentare alla stampa i palinsesti 2024-2025. Non ci sono Serena Bortone (per lei solo un programma su Radio2), Amadeus è sbarcato sul Nove mentre Insinna ripartirà da La7. “Sono stati quattordici mesi intensi, difficili, straordinari. Non mi era mai capitato di avere un assedio quotidiano, ho cercato di metterci la faccia anche a tutela e difesa di tutti i talent, quelli che venivano più attaccati. Qualche cosa l’avrei fatta in maniera diversa, qualche mia affermazione poteva essere più cauta”, spiega l’amministratore delegato Roberto Sergio all’Auditorium di Napoli dove mostra apprezzamento per le parole pronunciate nei giorni scorsi da Pier Silvio Berlusconi: “Io credo che la Rai debba avere risorse certe per assolvere al contratto di servizio”.
Fiorello, seppur per ragioni diverse, non sarà in onda sulle reti Rai: “Sta sul divano, lo sento quotidianamente, non farà televisione nel 2024, io confido per il 2025. Qualche timore che possa finire dalla Sala (direttrice di Radio2, ndr) pure lui ce l’ho. Non ha nessuna intenzione di andare altrove”, assicura l’ad Rai costretto a confermare l’ennesima assenza. Con una stoccata al gruppo Warner Bros. Discovery che dopo Fabio Fazio ha portato via anche Amadeus: “Quando si parla di un potenziale gruppo di concorrente e si raggiunge un gruppo di talent che da zero diventa tre, io non mi porrei un problema. Non vedo il Nove concorrente della Rai e più in generale sul gruppo Warner Bros. Discovery le cose imbarazzanti varie non le considero”.