“L’elezione di Metsola e von der Leyen è un segnale chiaro che diamo ai mercati di stabilità”. Antonio Tajani, vicepremier, ministro degli esteri e leader di Forza Italia, a margine dell’Assemblea nazionale di Coldiretti a Roma, fa il punto all’indomani del bis di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Europea. Tajani esulta perché “Forza Italia è centrale in Europa” e per l’Italia ora chiede “un portafoglio di rilievo e anche una vicepresidenza della Commissione Europea”.

Per Tajani, che non è preoccupato dal ‘No’ del gruppo dei Conservatori Europei a von der Leyen guidati dal presidente del Consiglio Italiano, Giorgia Meloni, il ministro Raffaele Fitto “sarebbe un ottimo commissario”. Stesso giudizio da parte del ministro Lollobrigida, il quale, come Tajani, precisa come il nome del Commissario italiano sarà una scelta di Giorgia Meloni e del governo.

Il diretto interessato, interpellato dai cronisti a Palazzo Rospigliosi, si schermisce. E non potrebbe fare altrimenti. “Sono e resto impegnato sui dossier e sulle deleghe che la presidente del Consiglio mi ha affidato”.

E se da una parte il voto sulla guida della Commissione Europea ha diviso la maggioranza, anche l’opposizione ne è uscita divisa. Ma per Francesco Boccia sono divisioni diverse, in quanto sui temi europei “tra le forze dell’opposizione ci sono più cose che ci uniscono rispetto alle distanze siderali che ci sono tra Tajani da una parte e Meloni e Salvini dall’altra”.

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