“Vita, vecchiaia e morte di una donna del popolo” di Didier Eribon (L’orma editore) - 8/11
Per chi vuole riflettere, per chi desidera prendere in mano un libro per pensare, magari ritirato in una baiata a due mila metri o in un monastero, questo del francese Eribon mescola la memoria personale che diventa collettiva a una meditazione filosofica sulla società contemporanea, sulle dinamiche di una vita. Attraverso la vita della madre, finita in una struttura che la assiste perché “non più autosufficiente”, l’autore ritrae con parresia, onestà intellettuale e schiettezza verbale, la quotidianità di una donna attraversando quella di molte nostre madri.
Scrive Annie Ernaux: “Con una scrittura che intreccia intimo, sociale e politico, Eribon, illumina i legami tra il corpo consumato di una madre e le ingiustizie di una società che va cambiata”.