Moda e Stile

La principessa Carolina di Monaco a Lecce per “Core Meu” con il Balletto di Monte Carlo: l’arrivo in Puglia a bordo del panfilo Pacha III

La principessa Carolina di Monaco è arrivata nel Salento bordo del suo yacht, il Pacha III

di F. Q.
La principessa Carolina di Monaco a Lecce per “Core Meu” con il Balletto di Monte Carlo: l’arrivo in Puglia a bordo del panfilo Pacha III

Un look sobrio e raffinato, di quell’eleganza semplice ma estremamente chic che l’ha sempre caratterizzata. La principessa Carolina di Monaco è arrivata nel Salento bordo del suo yacht, il Pacha III, per assistere a “Core Meu, lo spettacolo che ha visto esibirsi la Compagnie Les Ballets de Monte Carlo e Antonio Castrignanò & Taranta Sounds. Un evento unico e straordinario, dove il balletto classico si è fuso con i ritmi della pizzica salentina in una commistione di ritmi e movimento. Cornice dello show, la suggestiva piazza Duomo di Lecce, capolavoro del barocco leccese.

La principessa monegasca è arrivata in punta di piedi, senza il peso del suo cognome e della storia della sua famiglia: l’approdo a Brindisi a bordo del Pacha III, il panfilo del 1931 che l’era stato regalato dal marito Stefano Casiraghi, morto in seguito a un incidente nautico nel 1990, poi l’arrivo a Lecce.

Non sono mancati gli incontri istituzionali, con il saluto a Monsignor Michele Seccia e alla neo-sindaca di Lecce Adriana Poli Bortone. Quindi Carolina di Monaco è corsa a sedersi in prima fila per godersi tutto lo spettacolo, fino alla fine. La principessa monegasca è storicamente una grande estimatrice della musica di Castrignanò: l’artista salentino ha infatti suonato al matrimonio di suo figlio Pier Casiraghi con Beatrice Borromeo. Non solo: più volte Antonio Castrignanò si è esibito nel Principato, proprio insieme al corpo di ballo locale. Ora, per “Core Meu”, il cantore della tradizione salentina ha preparato una colonna sonora trascinante, adattando la pizzica salentina alla danza classica coreografata da Jean-Cristophe Maillot, il direttore artistico dei Ballets de Monte Carlo. Dall’unione dei due stili è nato un mix unico e coinvolgente, culminato in un’esplosione di gioia e vitalità. A fare da sfondo, una Lecce sempre più città d’arte e cultura, culla della tradizione pugliese e italiana.

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