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Lavoro

Ultimo aggiornamento: 10:03 del 20 Luglio

“Si lavora tutta la settimana. Il riposo? Per dartelo dovrei togliere almeno 300 euro dalla paga”: i colloqui in Romagna de ilfattoquotidiano.it

Turni massacranti e niente riposo settimanale per meno di sei euro l'ora: il salario minimo per la "stagione" in Romagna è ancora un miraggio
di M. Milone
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Nessun riposo settimanale, pena vedersi decurtare, ci racconta un datore di lavoro, almeno 300 euro netti dalla busta paga, e turni praticamente di mezza giornata solare, e cioè di 10-12 ore al giorno. Gli stipendi, poi, nonostante le moltissime ore passate sul luogo di lavoro, non arrivano neanche al salario minimo proposto dalle opposizioni di 9 euro lordi: la media dei colloqui che IlFattoquotidiano.it ha effettuato con una telecamera nascosta, si attestava sui 5,60 euro netti l’ora, con picchi negativi anche di poco più di 4 euro netti l’ora.

Sono le condizioni del lavoro “stagionale” nella Riviera Romagnola. Condizioni offerte in sede di colloquio che ilFatto.it abbiamo verificato fingendoci interessati al lavoro e che hanno restituito un quadro che sembra ormai cristallizzato negli anni. Nonostante degli aumenti di stipendio abbastanza tangibili rispetto agli scorsi anni, quando il reddito di cittadinanza era ormai diventato un capro espiatorio con tanto di accusa a chi lo percepiva di voler poltrire sul divano, molti tasti dolenti della stagione non sono cambiati. In primis l’assenza del giorno di riposo, ma non solo. Anche i turni ben oltre un normale contratto lavorativo e una paga oraria, alla fine, considerata l’enorme quantità di ore mensile, che risulta ancora striminzita se si pensa che, praticamente, per due/tre mesi non si vede la luce del giorno. La media infatti è inferiore ai sei euro netti l’ora.

Solo in un caso “illuminato” ci è stata proposta una paga più alta della media, di circa 2mila euro netti al mese per poco più di 10 ore di lavoro, mentre in un altro colloquio il datore ci ha offerto un normale turno lavorativo di otto ore con uno stipendio (1500 euro) in linea con quello di altre strutture ricettive con orari ben più lunghi.

Un problema “atavico” denunciano i sindacati che ogni anno cercano di superare il limite della stagionalità. Ma che ogni anno si scontrano con i limiti di queste offerte che, rispetto ai racconti del sindacato, nella nostra indagine sono apparse addirittura migliori della media.

L’INCHIESTA – Turni massacranti e niente riposo settimanale per meno di sei euro l’ora: il salario minimo per la “stagione” in Romagna è ancora un miraggio

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