Un singolo errore, identificato come “Channel File 291”, è stato responsabile del down globale che ha mandato in tilt milioni di computer Windows in tutto il mondo. CrowdStrike, l’azienda di sicurezza informatica responsabile dell’aggiornamento difettoso, ha ricostruito l’accaduto sul suo blog, promettendo supporto ai clienti colpiti e assicurando che “non verranno implementate ulteriori modifiche” al file incriminato.
L’aggiornamento della configurazione del sensore Falcon, contenente l’errore 291, ha causato l’arresto anomalo dei sistemi e la comparsa della famigerata “schermata blu della morte”. CrowdStrike ha risolto il problema venerdì 19 luglio alle 05:27 UTC, specificando che non si è trattato di un attacco informatico. L’azienda ha fornito una procedura manuale per correggere il bug, da applicare su ogni macchina interessata, e ha messo a disposizione informazioni aggiornate sul blog e sul Portale di supporto. “Ci impegniamo a identificare eventuali miglioramenti fondamentali per rafforzare il nostro processo”, ha dichiarato CrowdStrike, sottolineando l’impegno a garantire la sicurezza e la stabilità dei clienti.
Per coloro che sono ancora alle prese con la schermata blu, l’azienda ha suggerito di contattare il servizio clienti e di consultare il sito ufficiale per istruzioni dettagliate e soluzioni alternative. Anche Microsoft ha offerto supporto, consigliando di ripristinare la versione precedente del sistema operativo, seguire le pagine dedicate del servizio clienti Microsoft 365 e, come ultima spiaggia, spegnere e riaccendere il computer.
Questo incidente ha messo in luce la vulnerabilità dei sistemi informatici globali e l’impatto potenziale di un singolo errore software. CrowdStrike, uno dei principali operatori nel mercato della sicurezza informatica, ha visto le sue azioni scendere del 12% dopo l’evento. L’azienda si impegna ora a identificare i miglioramenti necessari per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.