Il matrimonio deve essere il giorno perfetto. O almeno è questo quello che spera chiunque. Ma il disastro è sempre dietro l’angolo e, ogni volta, si celano insidie che mettono a dura prova la pazienza degli sposi. È esattamente quello che è successo a Elizabeth Slade, sposa di 43 anni, che, a poche ore dalle sue nozze, ha vissuto una rocambolesca serie di problemi.
Dalla consegna del vestito, avvenuta di martedì, al suo arrivo in hotel, il venerdì, le premesse per preoccuparsi c’erano tutte. “Non mi hanno aiutato nemmeno con i bagagli, ma mi hanno dato un KitKat per scusarsi”, dice la donna. Poi, al momento della cena, la sera prima del matrimonio, Elizabeth ordina dei calamari che, però, a suo dire, erano gommosi e non del tutto saporiti.
Il vero panico comincia poco più tardi, quando Slade scende in reception per ritirare il suo vestito da sposa. “Alla mia richiesta, la receptionist mi guarda e dice “quale vestito?”. Quindi ho incominciato a preoccuparmi, ma lei insisteva dicendo di non saperne nulla – dice Elizabeth a FEMAIL -. Da lì in poi ho iniziato a sentirmi male. Sono corsa in bagno, ma sono dovuta tornare in reception per chiedere altra carta igienica”. Alla fine l’abito viene trovato, verso le 23.30, e tutto il terrore è svanito.
“Sono andata a dormire, ma verso l’una di notte mi sono svegliata e non stavo benissimo, avevo un’intossicazione alimentare. Ho provato a chiamare alla reception alle tre chiedendo altra carta igienica. Nessuna risposta. Quindi sono scesa verso la reception, distante 15 minuti di camminata, ma al mio arrivo nessuna sembrava volermi aiutare”. La paura e il dolore, quindi, lasciano il posto alla disperazione, tant’è che la donna inizia a piangere, riprendendosi con il cellulare: “Volevo sposarmi da tutta la mia vita e avere un giorno speciale, ma è stato un disastro dall’inizio alla fine. Non è giusto, io e David (suo marito, ndr) abbiamo passato degli anni difficilissimi”.
Nell’agosto 2021, infatti, ad Elizabeth è stato diagnosticato un raro carcinoma: “All’inizio mi hanno detto che avevo meno di un anno di vita, ma poi sono riusciti a rimuovere quei 13 cm di tumore. Sono stata fortunata”. La sua famiglia non è mai stata molto ricca e avevano pianificato un matrimonio low-budget. Poi, la madre ha vinto un gratta e vinci e ha scelto di donare quei soldi alla figlia per organizzarle il matrimonio dei suoi sogni. E quando è arrivato il momento del giorno tanto atteso, tutto sembrava andare a rotoli. Da qui, la disperazione e il pianto, alle tre di notte, poche ore prima del “fatidico sì”. Fortunatamente, però, grazie a qualche medicinale, Elizabeth ha iniziato a sentirsi meglio: “Sono andata a dormire alle 5, un’ora più tardi e ero già sveglia. Non sono nemmeno riuscita a fare colazione”. Un’esperienza da incubo, quindi, per Elizabeth, che avrebbe sperato in qualcosa di diverso per la notte prima del suo matrimonio. Meno male che, alla fine, sono andate per il meglio, con un viaggio di nozze altrettanto amorevole: “Decisamente diversa l’esperienza rispetto al Thame. L’hotel a Cipro è stato fenomenale”.