di Luca Antonellini (fonte: lavoce.info)

Il Coni ha fissato tre obiettivi per le Olimpiadi di Parigi. Sembra decisamente raggiungibile il primo: rientrare nella Top 10 del medagliere. Probabile anche vincere più medaglie rispetto a Tokyo. Difficilmente invece saremo la prima nazione europea.

Le ambizioni del Coni

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha indicato tre obiettivi per i prossimi Giochi olimpici: 1. confermare l’Italia nei primi dieci posti del medagliere; 2. essere la prima nazione europea nel medagliere, come già fatto a Tokyo; 3. superare il numero di medaglie vinte a Tokyo (quaranta).

Nella storia di Giochi moderni, a partire da Londra 1948, l’Italia è sempre stata nella Top 10 del medagliere, fatta eccezione per tre occasioni (1968, 1976, 1992) per quanto riguarda la classifica “graduata” (suddivisione per ori, poi per argenti, poi per bronzi) e per due volte per il numero di medaglie totali (1988 e 1992).

A Parigi verranno assegnate medaglie in 329 gare, mentre a Tokyo erano state 339 (alcune competizioni assegnano un doppio bronzo).

L’elemento più importante per il raggiungimento del primo e terzo obiettivo è l’esclusione dai Giochi di moltissimi atleti russi e bielorussi a causa della guerra in Ucraina. Ciò significa un posto in più nella Top 10 e molte medaglie contendibili per i paesi di alto livello: la Russia da sola a Tokyo vinse 71 medaglie.

Per quanto riguarda invece l’obiettivo di classificarsi come prima nazione europea, appare storicamente falso che sia stato raggiunto a Tokyo.

Le previsioni degli esperti

Prevedere cosa accadrà alle Olimpiadi rientra in un campo predittivo in cui operano due tipi di modelli: uno realizzato da esperti dei diversi sport e l’altro costituito da modelli più o meno complessi di tipo econometrico. Soltanto a posteriori è possibile valutare la affidabilità di uno rispetto a un altro. Generalmente i modelli econometrici hanno un buon grado di precisione per quando riguarda le medaglie conquistate nel complesso, mentre le previsioni degli esperti sono più precise rispetto alle singole gare.

La tabella 1 mostra le previsioni di giugno 2024 di Gracenote Nielsen, che verranno aggiornate a tre giorni dall’inizio dei Giochi.

Il modello utilizzato si basa sui risultati della Olimpiade precedente, dei campionati del mondo e delle coppe del mondo. Per l’Italia prevede il sesto posto, al pari del Giappone, nel medagliere totale (con 46 unità) e il settimo nel medagliere “graduato”. Gracenote dà anche i nominativi dei vincitori di medaglie. Se le previsioni si rivelassero corrette, il nostro paese raggiungerebbe il primo e terzo obiettivo, mentre fallirebbe il secondo.

I modelli statistici

Oltre alle previsioni degli esperti esistono nella letteratura scientifica anche una pluralità di modelli econometrici, che differiscono tra loro per la quantità di variabili prese in esame e per il peso che ciascuna di esse assume. Le variabili considerate riguardano: a) la popolazione; b) il reddito pro-capite; c) l’essere il paese ospitante; d) avere ospitato i Giochi nell’edizione precedente o ospitarli in quella successiva; e) il regime politico; f) la macro-regione di appartenenza; g) il livello di spesa pubblica per attività ricreative (incluse quelle sportive), culturali e religiose; h) il numero degli atleti partecipanti; i) la prevalenza della religione islamica (per l’effetto potenziale sulla partecipazione femminile).

A ciò si aggiunga l’elemento del numero di medaglie vinte nell’edizione precedente, che è considerato un valido predittore della performance per ciascuna edizione dei Giochi (anche se contiene in sé molte delle variabili sopra elencate). Certamente i modelli econometrici non possono prevedere gli exploit del singolo atleta come, ad esempio, le sette medaglie vinte tra Atene e Pechino dalla nuotatrice Kirsty Coventry dello Zimbabwe.

Secondo la letteratura, ospitare una Olimpiade si trasforma in un aumento di circa il 2 per cento delle medaglie assegnabili. Il vantaggio si fa sentire soprattutto nelle discipline che prevedono la valutazione da parte di una giuria o di un arbitro o dove esistano campi di gara non ordinari (mari o fiumi, per esempio). Per la Francia si tradurrebbe in una crescita di circa 20 medaglie rispetto a Tokyo, permettendole così di sopravanzare l’Italia nel medagliere totale.

L’Italia parteciperà a Parigi con la delegazione più folta di sempre (403 atleti). Una analisi ad hoc, condotta su 306 di loro (escludendo i componenti degli sport di squadra, del tennis e del golf), ha evidenziato che oltre l’85 per cento appartiene a gruppi sportivi militari che, quindi, sostengono in modo determinante il mantenimento degli atleti di élite.

In conclusione, è dunque molto probabile che l’Italia a Parigi 2024 raggiunga l’obiettivo fissato dal Coni di essere nella Top 10 del medagliere; è probabile che superi il numero di 40 medaglie; è poco probabile, invece, che sia il primo paese europeo per medaglie.

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