Leadership da capitano e resilienza. “Queste esperienze hanno influenzato profondamente la mia carriera e la mia vita. Quali lezioni di leadership hai imparato tu?”. Un po’ a sorpresa, Giorgio Chiellini ha condiviso su X le sfaccettature e gli insegnamenti che più lo hanno fatto maturare nel corso della sua storia da capitano con le maglie della nazionale italiana e della Juventus. Ecco le cinque lezioni che lo hanno fatto diventare uno dei simboli dell’ultimo decennio calcistico.

Chiellini e il suo futuro
Dal campo a un possibile futuro dietro la scrivania? Negli ultimi mesi, la carriera di Giorgio Chiellini è stata stravolta a più riprese. Dopo essersi ritirato dal calcio giocato con i Los Angeles FC in Mls, l’ex difensore ha fatto parte dello staff tecnico e si è occupato dello sviluppo dei calciatori mantenendo, allo stesso tempo, il ruolo di Ambassador della Juventus. L’idea era stata ben chiara fin da subito: rimanere fino a giugno in America così da poter far terminare l’anno scolastico ai figli senza troppe ripercussioni. Ora, si prospetta un futuro da dirigente, con la suggestione di un ritorno in bianconero. Nel frattempo, Chiellini si sta godendo l’estate sui social in alcuni studi televisivi – in qualità di opinionista – tra l’Italia e l’estero. Permettendosi una breve tappa all’Olympiastadion di Berlino con la coppa europea tra le mani.

“Le 5 lezioni che ho imparato da capitano della Nazionale e della Juventus”
Con la maglia della Nazionale e della Juventus ha imparato tanto, soprattutto dagli altri. “Leadership è servizio: essere un leader significa supportare e valorizzare la squadra, mettendo i bisogni del gruppo prima dei propri”. Il primo insegnamento di Giorgio Chiellini passa dal concetto di “essere leader”. Poi prosegue: “Resilienza e adattabilità: il calcio e la vita sono pieni di sfide. È fondamentale essere resilienti e adattarsi rapidamente alle situazioni per superare gli ostacoli”. 117 presenze con gli Azzurri e 561 con la maglia del club bianconero, senza mai smettere di imparare e migliorarsi: “Comunicare è cruciale: una comunicazione chiara e motivante è essenziale per il successo della squadra. Il dialogo aperto costruisce fiducia e collaborazione“. Un capitano deve essere in grado di dare l’esempio, non solo a parole: “Guidare con l’esempio: le azioni contano più delle parole. Dimostrare dedizione e professionalità ispira gli altri a fare lo stesso”. Giorgio Chiellini chiude con l’ultimo insegnamento: “Valorizzare la diversità: ogni giocatore ha qualità uniche. Un leader positivo deve unificare queste differenze per formare una squadra coesa”.

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