La linguista Vera Gheno – autrice del saggio Femminili singolari – commenta la proposta di legge del senatore leghista Manfredi Potenti, poi ritirata, che si proponeva di proibire l’uso del femminile per incarichi politici come sindaca e ministra. “La lingua non è un monolite caduto dal cielo, la lingua cambia con la sua comunità di parlanti, prima non c’era l’uso del femminile per certi ruoli o professioni perché non c’erano donne, ma l’italiano prevede il femminile. Solo nei regimi totalitari si proibiscono le parole”.
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