“Penso di essere la migliore opzione per qualsiasisquadra di Formula 1 perché, se non avessi questa mentalità, non sarei un pilota e non avrei un animo così competitivo. Io inferiorea Hamilton? Ovviamente direi di no“. Queste le dichiarazioni di Carlos Sainz ai microfoni di GQ Magazine: il pilota della Ferrari ha affrontato diversi temi nel corso dell’intervista. Dall’addio al team di Maranello alla nuova esperienza che lo attende, sempre in F1. E non sono mancati i commenti sul suo successore Lewis Hamilton.
Nessun rimpianto Arrivato nel 2021 per sostituireSebastian Vettel, il pilota spagnolo ha collezionato tre successi (per ora) in quattro stagioni mantenendo un rendimento relativamente continuo. Un inizio di stagione, l’ultima in Ferrari, cominciato con diversi ostacoli da superare: “L’anno è iniziato in modo complicato tra il mio mancato rinnovo e l’arrivo di Hamilton. Poi l’operazione di appendicite. Comunque dopo la vittoria in Australia la stagione è andata piuttosto bene”. Sainz, complessivamente, può ritenersi soddisfatto per le prestazioni offerte in relazione alla monoposto a sua disposizione: “Succede quando ci si rende conto di non avere il mezzo per vincere un Mondiale. In caso contrario sarebbe stato più difficile accettare di non aver sfruttato l’occasione. Anzi, analizzando le singole gare, quando ho avuto la macchina vincente, non ho sbagliato“.
“Hamilton? Capisco la Ferrari ma…”
“Ovviamente capisco la decisione della Ferrari, l’opportunità di ingaggiare un sette volte campione del mondo e cosa può comportare per una squadra. Ecco perché, quando ho analizzato tutto con attenzione, non mi sono sentito male“. Senza risentimenti, ma con grande maturità Sainz ha accettato la decisione della scuderia: “In fondo non verrò sostituito da un pilota qualsiasi, ma dal migliore della storia o da uno dei più grandi in questo sport”.
Per il futuro è corsa a tre
Dopo quattro anni, dunque, il pilota spagnolo si sta guardando attorno con l’obiettivo di delineare il proprio futuro in vista della prossima stagione. “La Williams è una squadra storica in F1. È vero, è una delle poche che mi restano. Lo stesso vale per Red Bull e Mercedes. Ci sono due o tre scuderie da valutare“. Rivela Carlos Sainz, e non esclude un possibile ritorno nelle scuderie che fanno parte del suo passato (tra le altre Toro Rosso oggi Alpha Tauri e McLaren): “Il futuro sembra ancora abbastanza incerto. Ho corso in cinque team diversi durante questi dieci anni, conservando un bellissimo ricordo di ogni scuderia. Non escluderei di tornarvi qualora si presentasse l’opportunità“. Per Sainz, però, il futuro (fino al termine del campionato) sarà la Ferrari: un’esperienza da onorare fino in fondo: “Bisogna approfittare delle occasioni per salire sul podio nelle prossime gare. Anche perché non so se avrò simili chance l’anno prossimo”.
Hai già letto 5 articoli
Acquista l'accesso illimitato a Ilfattoquotidiano.it
Partecipare in diretta ogni giovedì alle 16.00 alla riunione di redazione de ilfattoquotidiano.it e proporre la tua inchiesta
Partecipare al Forum di discussione con la redazione e il Direttore e lanciare la tua campagna su un tema o una battaglia di interesse pubblico. Scopri la nuova sezione dedicata ai sostenitori
Proporre il tuo post per il blog dedicato
Commentare tutti gli articoli
Navigare il sito senza pubblicità
Ricevere le newsletter tematiche
Leggere tutti gli articoli del Fatto Quotidiano 7 giorni dopo la pubblicazione
Sconto del 30% sull'abbonamento annuale a TvLoft e sui libri della casa editrice Paper First; sconto del 20% e sui prodotti del nostro shop online
Sottoscrivere la tessera alla Fondazione il Fatto Quotidiano al prezzo ridotto di 5€ (anziché 20€)
Infine riceverai la tua Membership card digitale e potrai usufruire dei vantaggi dedicati alle nostre Partnership
Partecipare in diretta ogni giovedì alle 16.00 alla riunione di redazione de ilfattoquotidiano.it e proporre la tua inchiesta
Partecipare al Forum di discussione con la redazione e il Direttore e lanciare la tua campagna su un tema o una battaglia di interesse pubblico. Scopri la nuova sezione dedicata ai sostenitori
Proporre il tuo post per il blog dedicato
Commentare tutti gli articoli
Navigare il sito senza pubblicità
Ricevere le newsletter tematiche
Leggere tutti gli articoli del Fatto Quotidiano 7 giorni dopo la pubblicazione
Sconto del 30% sull'abbonamento annuale a TvLoft e sui libri della casa editrice Paper First; sconto del 20% e sui prodotti del nostro shop online
Sottoscrivere la tessera alla Fondazione il Fatto Quotidiano al prezzo ridotto di 5€ (anziché 20€)
Infine riceverai la tua Membership card digitale e potrai usufruire dei vantaggi dedicati alle nostre Partnership
Leggi tutti gli articoli del quotidiano e del mensile FQ Millennium dall'App "il Fatto Quotidiano" o dal sito e leggi tutti gli articoli del sito senza limiti
Accedere all'archivio completo de il Fatto Quotidiano e del mensile FQ MillenniuM
Accedere a 4 corsi della Scuola del Fatto ad un prezzo davvero esclusivo
Partecipare in diretta ogni giovedì alle 16.00 alla riunione di redazione de ilfattoquotidiano.it e proporre la tua inchiesta
Commentare tutti gli articoli de ilfattoquotidiano.it
Navigare il sito senza pubblicità
Guardare i programmi in esclusiva sulla piattaforma TvLoft
Avere uno sconto del 30% sui libri della casa editrice Paper First; e uno sconto del 20% sui prodotti del nostro shop online
Ricevere la tua Membership card digitale e usufruire dei vantaggi dedicati alle nostre Partnership
Sottoscrivere la tessera della Fondazione il Fatto Quotidiano al prezzo ridotto di 5€ (anziché 20€)
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 23 lug. (Adnkronos) - “A pochi mesi dall’approvazione della delega fiscale, il Governo di Giorgia Meloni viaggia a vele spiegate verso la realizzazione della rivoluzione fiscale, tra i punti principali del programma di Fratelli d'Italia e del centrodestra alle elezioni politiche del 2022. Il via libera preliminare di ieri, in Consiglio dei ministri, ai primi tre Testi unici in materia fiscale ne è la concreta dimostrazione". Lo afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti.
"La certezza del diritto rappresenta, infatti, un presupposto fondamentale -aggiunge- per un rapporto collaborativo tra contribuente e amministrazione finanziaria. Le altre parole chiave di questa rivoluzione targata Meloni sono la riduzione delle tasse -che abbiamo già attuato e continueremo a sostenere- e la lotta all’evasione fiscale. Il messaggio che deve passare è quello di un fisco che tende la mano a chi è impossibilitato a pagare, ma risoluto e severo con i 'furbetti'. Tra le novità introdotte da questo Governo il ‘concordato preventivo biennale’, che consentirà a milioni di partite Iva di accordarsi in anticipo con l’Agenzia delle entrate sulle tasse da pagare nel biennio successivo, consentendo così a chi aderirà la capacità di programmare futuro e investimenti".
"Il contrasto all’evasione per Fdi è fondamentale, ma va portato avanti in modo intelligente senza perseguitare i contribuenti. I soliti detrattori hanno detto che questo Governo ha favorito l’evasione fiscale. A metterli a tacere, come spesso accade, ci sono i numeri: nel 2023 -conclude Foti- sono stati recuperati 24,7 miliardi di euro, 4,5 in più rispetto al 2022. Una cifra così alta non era stata mai raggiunta nella storia della nostra Nazione. E siamo ancora solo a metà strada. Le chiacchiere stanno a zero, parlano i risultati”.
Rinam (Adnkronos) - “Le vittime del naufragio di Cutro, dunque, si potevano evitare se le autorità preposte avessero agito secondo dovere. E ora è la Procura della Repubblica di Crotone a metterlo nero su bianco, chiedendo il rinvio a giudizio dei sei indagati". Così la segretaria del Pd, Elly Schlein.
"Chiediamo verità e giustizia da quando, nella notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023, si è consumata una delle più grandi tragedie per numero di morti, qui, sulle nostre coste. Stiamo ancora aspettando che il Ministro Piantedosi risponda alla domanda che facciamo dal giorno del naufragio: perché non sono partiti i mezzi di soccorso più adeguati della Guardia costiera? Il Governo tace da allora, ma non ci fermeremo e continueremo a pretendere di sapere la verità”.
Milano, 23 lug. (Adnkronos) - La gup di Verbania Rosa Maria Fornelli non decide sulla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di otto persone, tra cui due società, imputate per la tragedia del Mottarone ma invita la procura di Verbania a modificare i capi di imputazione, in quanto ritiene si debbano escludere l'aggravante dell'antinfortunistica e la sussistenza dei reati dolosi, accogliendo quindi le tesi delle difese. E' questo l'ultimo atto della vicenda che riguarda la tragedia del Mottarone in cui il 23 maggio del 2021 morirono 14 persone. Per la giudice le accuse vanno contestate come disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Si torna nuovamente in aula il 12 settembre.
Roma, 23 lug. (Adnkronos) - Con la sentenza n. 143, depositata oggi, la Corte costituzionale ha deciso le questioni di legittimità costituzionale promosse dal Tribunale di Bolzano in materia di rettificazione di attribuzione di sesso. La Corte ha dichiarato inammissibili le questioni sollevate nei confronti dell’art. 1 della legge n. 164 del 1982, nella parte in cui non prevede che la rettificazione possa determinare l’attribuzione di un genere “non binario” (né maschile, né femminile). Infatti, "l’eventuale introduzione di un terzo genere di stato civile avrebbe un impatto generale, che postula necessariamente un intervento legislativo di sistema, nei vari settori dell’ordinamento e per i numerosi istituti attualmente regolati con logica binaria".
La sentenza sottolinea al riguardo che la caratterizzazione binaria (uomo-donna) informa, tra l’altro, il diritto di famiglia, del lavoro e dello sport, la disciplina dello stato civile e del prenome, la conformazione dei “luoghi di contatto” (carceri, ospedali e simili). La Corte rileva tuttavia che "la percezione dell’individuo di non appartenere né al sesso femminile, né a quello maschile – da cui nasce l’esigenza di essere riconosciuto in una identità “altra” – genera una situazione di disagio significativa rispetto al principio personalistico cui l’ordinamento costituzionale riconosce centralità (art. 2 Cost.)" e che, "nella misura in cui può indurre disparità di trattamento o compromettere il benessere psicofisico della persona, questa condizione può del pari sollevare un tema di rispetto della dignità sociale e di tutela della salute, alla luce degli artt. 3 e 32 Cost.". "Tali considerazioni – conclude la Corte – unitamente alle indicazioni del diritto comparato e dell’Unione europea, pongono la condizione non binaria all’attenzione del legislatore, primo interprete della sensibilità sociale".
La Corte ha poi dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 31, comma 4, del d.lgs. n. 150 del 2011, nella parte in cui prescrive l’autorizzazione del tribunale al trattamento medico-chirurgico anche qualora le modificazioni dei caratteri sessuali già intervenute siano ritenute dallo stesso tribunale sufficienti per l’accoglimento della domanda di rettificazione di attribuzione di sesso. La Corte ha infatti osservato che, potendo il percorso di transizione di genere "compiersi già mediante trattamenti ormonali e sostegno psicologico-comportamentale, quindi anche senza un intervento di adeguamento chirurgico", la prescrizione dell’autorizzazione giudiziale di cui alla norma censurata denuncia una palese irragionevolezza, nella misura in cui sia relativa a un trattamento chirurgico che "avverrebbe comunque dopo la già disposta rettificazione". In questi casi, il regime autorizzatorio, non essendo funzionale a determinare i presupposti della rettificazione, già verificatisi a prescindere dal trattamento chirurgico, viola l’art. 3 Cost., in quanto "non corrisponde più alla ratio legis".
Roma, 23 lug (Adnkronos) - I gruppi parlamentari del M5s, Avs, Pd e Azione hanno chiesto in aula alla Camera una informativa urgente del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi sul caso dell'aggressione subita dal giornalista della Stampa Andrea Joly a Torino per mano di alcuni militanti di Casapound.
"Venga il ministro a riferire in aula. Non ci bastano le parole in cui si prendono le distanze dalla violenza, bisogna avere il coraggio di individuare la matrice fascista che c'è in Casapound. Il Paese vuole parole chiare"', ha detto Chiara Appendino (M5s).
Roma, 23 lug. (Adnkronos) - “E’ davvero intollerabile l’ennesima fiducia che pone il governo. Siamo alla 60esima fiducia e al 72esimo decreto. Avevamo dato disponibilità a discutere, non abbiamo presentato emendamenti ostruzionisti ma il governo mette la fiducia per sedare, come al solito, la maggioranza. E come al solito la fiducia su un decreto che parla di tutto. Il relatore Marcheschi ci ha parlato di sport, ma in replica il ministro ha parlato di scuola, di tutt’altro. E’ l’ennesima fiducia posta contro la maggioranza, in questo caso contro gli emendamenti di Forza Italia”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia, nell’aula del Senato, dopo che il governo ha annunciato l’apposizione della fiducia al Decreto Sport.
Roma, 23 lug. (Adnkronos) - “Questa notte si è consumata un'ingiusta e assurda tragedia nella Vela Celeste di Scampia dove è crollato un ballatoio e sono morte due persone e rimaste ferite 13 di cui 7 bambini. Le vele rappresentano non solo una folle scelta urbanistica ma il simbolo di un degrado sociale e culturale: sono il simbolo di un territorio che negli anni ha pagato tanto e ricevuto pochissimo”. Lo dichiara il deputato dem Marco Sarracino intervenendo in Aula sulla tragedia del crollo del ballatoio a Scampia.
“A Scampia – continua Sarracino - è previsto uno dei progetti più importanti di riqualificazione urbana, un processo che non può essere messo in discussione perché rappresenta il riscatto di chi in quel quartiere ha dovuto sempre combattere per cose semplici, per la casa, per il lavoro, per l'istruzione e per la cura di base”. “Al grido di dolore di queste ore va dato non solo il conforto ma anche una risposta: una volta spente le telecamere non si può e non si deve lasciare solo chi abita a Scampia nel suo dramma”, ha concluso Sarracino.
non riesci a leggere ilfattoquotidiano.it perché hai negato i consensi relativi alla pubblicità. Per continuare a leggerci accetta i consensi o diventa nostro Sostenitore (in questo modo navigherai senza nessuna inserzione).
Ti ricordiamo che il nostro lavoro ha un costo ripagato dalla pubblicità e dai sostenitori. Il tuo aiuto è per noi indispensabile.
Se clicchi “Accetta i consensi” acconsenti in questo modo al trattamento dei tuoi dati personali mediante l'impiego di tutti i cookie presenti sul sito, fermo restando la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento. Navigherai in modo totalmente gratuito e potrai visualizzare fino ad un massimo di 5 articoli al mese, e vedrai la pubblicità. Che cosa sono i cookie?
Se clicchi su “Rifiuta e Sostienici” sottoscrivi un abbonamento Sostenitore a “ilfattoquotidiano.it”, al costo promozionale di 1€ al mese per 3 mesi. A decorrere dal quarto mese il costo dell'abbonamento diverrà di 5,99€ al mese, il tutto mantenendo le tue attuali impostazioni. Da abbonato potrai navigare senza alcun tipo di pubblicità.