Quasi sette milioni di euro. È questa la cifra clamorosa che il Gruppo Mondadori verserà per acquisire il 51% di Waimea, la società che gestisce i diritti di proprietà intellettuale e di immagine della popolare e amatissima foodblogger marchigiana Benedetta Rossi. A colpi di “fatto in casa per voi”, la Rossi è diventata in meno di dieci anni una potenza crossmediale e i numeri lo dimostrano: la sua fan base social ha superato il muro dei 17 milioni di follower e conta 4 milioni di utenti unici mensili del suo sito web (Audiweb, maggio 2024), mentre tra il 2016 e il 2023 ha pubblicato con Mondadori nove libri che hanno complessivamente venduto oltre 1,5 milioni di copie. A tutto questo va aggiunto il tesoretto degli ascolti del suo Fatto in casa da Benedetta, il cooking show diventato una delle corozzare sbanca share di FoodNetwork – canale food del gruppo Warner Discovery -, con picchi di ascolto notevoli sia in prima visione che in replica (e il programma viene replicato a ciclo continuo). Si capisce dunque perché Mondadori abbia deciso di investire sul brand Benedetta Rossi e sulla sua società che, come spiega la casa editrice in una nota, nel 2023 ha prodotto ricavi per 4,5 milioni di euro. A Segrate credono così tanto nell’operazione da annunciare che l’accordo include la possibilità per Mondadori di salire di un’ulteriore quota del 19% del capitale sociale di Waimea, “incrementando la propria partecipazione al 70% della società, mantenendo Benedetta Rossi e Marco Gentili soci al 30%, in coerenza con il carattere di partnership strategica di lungo periodo dell’operazione”.
Ma che ruolo avranno ora la Rossi e suo marito? “Rimarranno amministratori con piena autonomia nella gestione delle attività”, spiega ancora Mondadori, che punta a consolidare il comparto food attraverso la gestione coordinata di Fatto in casa da Benedetta e di GialloZafferano, che acquisì nel 2016: “Grazie agli oltre 87 milioni di follower a livello globale che Benedetta e GialloZafferano complessivamente potranno raggiungere, renderanno le due realtà, congiuntamente, il secondo operatore più importante al mondo nei social media nel settore food & cooking”.
Di fronte ad un corteggiamento tanto notevole (economicamente e non), si capisce perché questa volta Benedetta Rossi e il marito – che il suo fidatissimo braccio destro – abbiano dunque ceduto, mentre in passato avevano respinto al mittente un’importante proposta di acquisizione. “Non mi piaceva la proposta, era lontana dal mio modo di vedere le cose. Per me i follower non sono i numeri ma persone. E la mia non è retorica, lo penso davvero”, aveva rivelato nel giugno del 2021, in una lunga intervista a FQMagazine. Tre anni dopo, le cose sono cambiate, il brand Benedetta Rossi si è ulteriormente rafforzato diventando ancora più solido e credibile. Il motivo? Non ha perso di coerenza, non ha ceduto agli adv (“riceviamo decine di proposte al giorno ma diciamo no al 95% delle richieste”, rivelò sempre a FQ Magazine) ma ha scelto con cura i partner commerciali, e ha creato una sorta di factory con un team di oltre quindici persone che lavorano con loro.
“Alla base del nostro lavoro ci sono i contenuti e serve un team strutturato per fare tutto bene, dalle ricette al girato, dal montaggio alla condivisione dei post”, spiegò la Rossi, precisando però di sentirsi più un’artigiana che un’imprenditrice. Resta però un fatto che il giro di affari (e di utili) è cresciuto costantemente e che di strada ne ha fatta parecchia quella ragazza laureata in biologia marina ma che si sentiva più a suo agio nelle cucine dell’agriturismo di famiglia che tra le provette di un laboratorio. Il successo le è letteralmente esploso tra le mani dieci anni fa grazie alla ricetta di una crostata di ricotta raccontata in un video di cinque minuti caricato su YouTube e da quel momento non si è più fermato. L’acquisizione da parte di Mondadori è l’ennesimo tassello di un percorso importante (che è anche una “case history” da manuale), alla faccia dei gastrofighetti che puntualmente la criticano per il suo essere pasticciona, per essere poco attenta alla scelta degli ingredienti e troppo “vicina di casa” che bussa per regalarti un pezzo di ciambella. “Ho sempre vissuto ciò che mi è capitato come una parentesi che potrebbe chiudersi all’improvviso. Ma tornerei alla vita di prima senza rimpianti, senza rancori e con un bagaglio emotivo enorme. Un piano b? Forse aprirei un agriturismo o forse no. Non mi pongo mai degli obiettivi, seguo l’andamento delle cose”.