È di 2 morti e 13 feriti (tra cui sette bambini) il bilancio del crollo avvenuto nella serata di lunedì nella vela celeste a Scampia. La tragedia poco dopo le 22 quando un ballatoio al terzo piano ha ceduto coinvolgendo nella caduta anche i piani inferiori travolgendo diverse persone. I vigili del fuoco dopo aver scavato tra le macerie hanno completato l’evacuazione dei piani alti. Le verifiche di stabilità sono andate avanti fino a tarda notte. La Polizia ha aperto un’indagine, non si esclude alcuna ipotesi ma molto probabilmente si è trattato di un cedimento strutturale.

Centinaia di persone si sono riversate in strada per il timore di nuovi crolli. Sul posto numerose volanti della polizia e diverse ambulanze che hanno condotto i feriti in ospedale. Il progetto restart Scampia, l’opera di riqualificazione urbana che riguarda l’area un tempo simbolo di Gomorra è ripartito solo alcuni mesi fa dopo un lungo stop e prevede l’abbattimento di due delle tre vele rimaste in piedi. Il cosiddetto lotto B (la vela celeste, ndr) dove si è verificato il crollo, secondo il progetto dovrebbe essere l’unica struttura a non essere abbattuta ma riqualificata con un investimento di circa 18 milioni di euro. Il Prefetto di Napoli Michele di Bari ha riunito il centro coordinamento soccorsi per trovare una sistemazione agli sfollati a cui è stato inibito l’accesso in casa perché a ridosso delle parti ritenute pericolanti.

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