Una scandalo travolge il mondo dell’equitazione a pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi 2024. La campionessa Charlotte Dujardin, una delle atlete più vincenti della storia della Gran Bretagna ai Giochi, ha lasciato Parigi e non parteciperà alle competizioni olimpiche. Il motivo è l’indagine scatta nei suoi confronti: è accusata di maltrattamento di animali dalla Federazione Internazionale degli Sport equestri. L’inchiesta nasce da un video in cui si vedrebbe Dujardin maltrattare un cavallo durante una sessione di allenamento.

Il filmato per il momento, riporta la Bbc, non è stato reso pubblico. Sui social sono diventati virali diversi video di cavalli maltrattati, ma in nessuno di questi ci sarebbe realmente come protagonista Dujardin. Tuttavia, l’atletica britannica annunciando il suo ritiro da Parigi 2024 ha rilasciato una dichiarazione con una parziale ammissione di colpe: “È emerso un video di quattro anni fa che mi mostra fare un errore di giudizio durante una sessione di coaching. Comprensibilmente, la Federazione Internazionale degli Sport Equestri (FEI) sta indagando e ho preso la decisione di ritirarmi da tutte le competizioni, comprese le Olimpiadi di Parigi, mentre questo processo è in corso”. Dujardin aggiunge: “Quello che è successo non riflette come alleno i miei cavalli o come faccio da coach ai miei allievi, tuttavia non c’è scusa. Sono profondamente dispiaciuta e avrei dovuto dare un esempio migliore in quel momento”.

Dujardin, 39 anni, ha vinto tre ori, un argento e due bronzi alle Olimpiadi tra Londra 2012, Rio 2016 e Tokyo nel 2021. Un’altra medaglia a Parigi l’avrebbe fatta entrare nella storia della Gran Bretagna ai Giochi. Ma c’è anche da dire che la stessa Dujardin è recidiva per quanto riguarda le accusa di maltrattamento sugli animali: era già stata squalificata dall’Europeo del 2019 perché dopo la gara era stato trovato del sangue sul suo cavallo.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Olimpiadi 2024, vinceremo ancora la staffetta 4×100 maschile? Sarà dura, ma si può sognare

next