“E allora Ilaria Salis?“. Lo ripete più volte il portavoce nazionale di Casapound Luca Marsella, a mo’ della celebre formula “e allora le foibe?” con cui sui social gli esponenti di destra tentano di glissare una discussione.
Interpellato telefonicamente da Giuseppe Cruciani e da David Parenzo nella trasmissione La Zanzara (Radio24), Marsella si rende protagonista di una concitata bagarre coi due giornalisti per le motivazioni non troppo convincenti che fornisce dell’aggressione subita dal giornalista 28enne della Stampa, Andrea Joly, al Circolo di estrema destra Asso di Bastoni di Torino.
Dopo un battibecco infervorato con Parenzo, a cui rinfaccia di aver partecipato a incontri di Casapound (smentiti dal conduttore), Marsella dà la sua versione delle violenze a danno di Joly: quella sera, infatti, era ospite d’onore della festa organizzata all’Asso di Bastoni per celebrare i 16 anni del circolo torinese.
“Deciderà il tribunale sulle responsabilità – afferma il portavoce di Casapound – C’è un video che è stato tagliato. Ma poi perché non fate gli stessi discorsi quando la Salis prendeva a martellate la gente? Quello andava bene?”.
“Questo non è stato mai provato – insorgono Cruciani e Parenzo – Ma poi cosa c’entra?”.
“E invece questo caso è stato confermato? – replica Marsella – Io so solo che c’è da una parte chi prende a martellate in testa la gente, dall’altra parte c’è un giornalista che si è sbucciato un ginocchio. Quanti giorni di prognosi ha avuto questo giornalista? Io lo vedo in tutte le televisioni”.
E rincara: “Io ero alla festa, ma non ho visto quello che è successo, so la versione che mi è stata detta: lui è arrivato lì in modo alterato e su di giri, forse aveva bevuto. Poi ha provocato e ha spintonato dei ragazzi, ma tutto questo ovviamente nel video non si vede. Ha cercato una provocazione perché ieri non era nessuno e oggi sta in tutte le tv, probabilmente farà carriera su questa cosa qui. Poi credete a quello che vi pare”.
“Era talmente su di giri che ha fatto foto a dei fascisti facce di merda come voi”, commenta Parenzo.
“Questa è violenza verbale – ribatte Marsella – Qui c’è chi soffia sul fuoco e che vuole un clima di tensione, noi non ci vogliamo cascare. Da noi i giornalisti possono fare tutte le foto che vogliono, perché non abbiamo nulla da nascondere. E invece quel giornalista ha fatto le foto di nascosto. Questo, secondo voi, è il modo giusto di operare per un giornalista? Allora io da domani mi metto a studiare, poi prendo il tesserino da giornalista e vado fuori dai centri sociali. Vediamo che succede e se prendete le mie parti. Oppure direte che sono andato a provocare?”.
“Ma anche se è venuto a fare foto di nascosto, uno lo aggredisce?”, incalza Cruciani.
Marsella risfodera per l’ennesima volta il nome di Ilaria Salis e aggiunge: “Io vi sfido a trovare un militante di Casapound che è andato fuori da un centro sociale per fare un’aggressione. Ma poi quel giornalista cosa voleva documentare? Che facciamo i cori fascisti per fare poi lo scoop?“.
“Che poi è vero, voi fate i cori ‘Duce, Duce’“, replica Parenzo.
“E allora? Qual è il problema? – risponde il militante di estrema destra – Violiamo la Costituzione?”.
“Tu infatti dici di essere fascista, lo hai sempre detto”, osserva Cruciani.
“Certo, ma non è illegale – ribadisce Marsella – È illegale la ricostruzione del Partito Fascista. Casapound non lo fa, però non è che potete usare la Costituzione come vi pare”.
E, tanto per cambiare, menziona ancora una volta Ilaria Salis.