Si chiama Money Talks ed è una rubrica del Sun dove, non serve dirlo, di parla si soldi. Stavolta tocca a Charlie Mullins, “l’idraulico più ricco della Gran Bretagna”. 71 anni, ha venduto la Pimlico Plumber, azienda da lui fondata e che aveva raggiunto 70 milioni di dollari di fatturato, per 140 milioni di sterline. Cosa dice oggi di sé? “Penso di aver speso circa 100 milioni di sterline (circa 120 milioni di euro), lo dico senza problemi. Sono felice di averlo fatto, non vorrei mai essere l’uomo più ricco del cimitero. La gente dice che non puoi spendere così tanti soldi, ma io l’ho fatto. Ho fatto investimenti ma principalmente ho vissuto una bella vita”.
Ma come ha cominciato Mullins? La scuola lasciata a 15 anni, il suo mentore Bill gli ha insegnato tutto, dal mestiere al rispetto dei clienti: “Ricordo un lavoro in particolare, un tubo era scoppiato in una casa elegante a Hampstead o Primrose Hill, abbiamo riparato la perdita in poco tempo e non era un grosso lavoro, ma le persone lì lo idolatravano perché si era presentato nel modo giusto. Gli davano mance, cena e gli dicevano: ‘Oh, siamo così grati che tu sia venuto’. Ricordo che disse: ‘Guadagnerò più soldi sistemando questo misero tubo di quanto tuo padre guadagni in una settimana in fabbrica. Non lo diceva per sminuire la mia famiglia ma solo per spiegare come funzionava, potevo guadagnare £10 a settimana in fabbrica o fare lo stesso con un solo lavoro”.
A soli 25 anni, Mullins ha fondato la Pimlico Plumbers: “Dico sempre che il nostro successo non è venuto dal fare qualcosa di complicato, non era che alla Pimlico Plumbers fossimo così bravi, era che tutti gli altri erano così incapaci (…) L’industria idraulica aveva una pessima reputazione e io mi proposi di cambiarla“. Non sempre è stato facile ma nel 2009 gli affari si erano stabilizzati e andavano già molto bene. Negli anni, Mullins ha ricevuto numerose offerte per acquistare la sua quota del 90% in Pimlico Plumbers, ma solo dopo la pandemia ha sentito che era finalmente il momento giusto per vendere: “Non volevo uscire da Pimlico in una bara e mi sono reso conto che ricevere una certa quantità di denaro per un’azienda che avevo avviato da zero era l’atto finale”.