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Banche, miliardari e potenti continueranno a manipolarci. La destra non porterà cambiamenti

Questa destra italiana e questo neoliberismo europeo che guida Consiglio e Commissione Europea non ha alcuna ricetta di giustizia sociale capace di produrre cambiamenti. Nessuna inversioni di rotta nelle disuguaglianze ma solo slogan per gli inebetiti, analfabeti funzionali, o idioti egoisti che pensano che la questione immigrazione possa avere un qualche legame con la loro povertà. Gli uomini più ricchi e potenti con l’aiuto dei media continuano ad essere i più abili manipolatori della storia della civiltà umana e grazie a questo si assicurano il dominio su centinaia di milioni di cittadini

Nessuna ricetta economica di questa destra potrà produrre cambiamenti che non sia l’aumento del potere e della ricchezza degli imperatori miliardari che sono già ai vertici della classifica di Forbes.

Elon Musk in un anno raccoglie, come azionista, circa 48 miliardi, senza che nessuno Stato o organismo internazionale batta un ciglio, mentre l’Italia come Paese potrà spendere per il proprio bilancio nazionale meno della metà di questa cifra per il 2025.

La Commissione Europea e i capi di governo europei sono più preoccupati di spendere in armi, approvare le nuove regole di bilancio europee, fare avanzare l’austerity per affamare lo Stato e i suoi servizi pubblici, così da privatizzare ogni servizio e diritto dei cittadini. Dai vincoli di bilancio degli Stati si potranno scorporare gli investimenti per le armi ma non per l’ecologia, per il pianeta, per l’aria, per la terra, per l’acqua che ci serve per vivere. Una cosa folle che non frega a nessuno se guardiamo al voto europeo e al voto delle forze politiche che oggi governano e scelgono le strategie della nuova Commissione Europea.

L’arricchimento delle banche galopperà al pari dell’aumento dei poveri in tutta Europa. In soffitta finisce il debito comune europeo per investimenti pubblici in settori strategici e per salvarci dalla sesta estinzione di massa.

Ursula von der Leyen si farà dettare l’agenda dalle aziende inquinatrici lasciando senza voce le nuove generazioni. Nel libro Ritorno al 2050 avevo già previsto questo arretramento nella lotta alla devastazione ambientale. Non si affronteranno e non si migliorerà nessuna delle questioni sociali, come la casa, il reddito. L’economia sarà ancora più piegata alle volontà delle grandi lobby e della finanza.

Niente sostegno al reddito, niente innovazioni green e tra cinque anni acquisteremo soluzioni tecnologiche ecologiche dalla Cina. La Repubblica Popolare Cinese ha tutte le carte in tavola per fare una transizione ecologica più veloce della nostra sfruttando il suo assetto direttivo della propria economia e i suoi immensi investimenti in ricerca, che stanno già brevettando tecnologie sulla produzione dell’energia solare e dell’idrogeno.

L’Europa e i suoi Stati continueranno una accumulazione senza fine di ricchezze improduttive, così che gli ultramiliardari potranno comprare un altro aereo privato, qualche isola in giro per il mondo e mettere un elefante o una giraffa nel proprio giardino domestico, continuando a rafforzare il loro potere su Stati e organismi internazionali definendo la cultura di sudditi in cui devono nuotare e crescere i cittadini. Così il 10% dei più ricchi, responsabile del 50% delle emissioni, non potranno che sfruttare ancor di più risorse ambientali naturali, acqua, terra e aria pulita avvalendosi di sudditi sottopagati o di consumatori viziati. Extraprofitti e dominio sul pianeta sono la sostanza.

Nessuno si preoccuperà di quanto sia immorale tutto questo perché le tv non ci mostreranno nulla di tutto questo e i social occuperanno il nostro tempo libero intrattenendoci con migliaia di video divertenti o assurdi che cattureranno la nostra attenzione nelle pause tra un acquisto online ed un altro, mentre 783 milioni di cittadini nel mondo, più degli abitanti dell’Unione Europea, non avranno cibo per sfamarsi.