Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha festeggiato la scorsa settimana il proprio compleanno in un cantiere della tangenziale di Roma, auguri! Bene, il 15 giugno scorso, invece, il buco sotto casa mia, sempre a Roma e non lontano da una delle uscite di quella tangenziale, ha compiuto un anno. Auguri anche a lui.

È nato in una calda giornata di fine primavera 2023, giusto all’imbocco di una curva. Essendo il quartiere multietnico in quella curva tra tre palazzi saranno state tirate maledizioni a diverse divinità. Non è una voragine: sarà profondo 60 cm e lungo mezzo metro. Il Comune lo ha recintato il giorno seguente conficcando nel terreno dei ferri da calcestruzzo arrugginiti, a cui ha aggiunto una plastica arancione. Un bel lavoretto.

Nei mesi a venire tutte le strade intorno, compresa quella col buco, sono state interessate dai lavori per la fibra ottica. Scavi su metà carreggiata, poi richiusi, e corredati addirittura da strisce pedonali in numero di 3: nel senso che passata la carreggiata rifatta finivano nel vuoto. Un bel lavoro anche quello. Il buco è rimasto là, al riparo dei suoi ferri sporgenti e della plastica arancione.

In questi mesi però non si è mai sentito solo. A parte la fantasia dei residenti che di volta in volta lo hanno omaggiato con poesie d’amore sui cartelli stradali, lattine di bibite vuote e, una volta, anche un water, la cavità è stata assistita con incredibile cura. Una apposita ditta incaricata è passata per un anno sano a vedere come stava, raddrizzando paletti che si erano conficcati in chi provava a fare la curva, cambiando cartelli stradali (nei primi mesi ne figurava uno di “lavori in corso” evidentemente giudicato dopo qualche mese un po’ sfottente per la locale cittadinanza).

Il mese scorso, per due volte, di mattina, sono passati i vigili urbani a controllare. La seconda volta erano lì per un furto: avevano rubato i segnali stradali di divieto di sosta. “Lei ha visto niente? Ieri sera c’erano?”. Il buco diventa anche occasione di conversazione a tema giallo. La vigilessa riteneva fosse lì “da due anni”. E si può far qualcosa? “Riferiremo”.

A inizio settimana il buco è stato infine ricoperto da una plastica nera, attorno dei mucchietti di sabbia. Staranno per ripararlo o è solo la sua versione estiva?

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