“Sono la cognata di Rita Atria, la ragazza che si è suicidata subito dopo la morte di Paolo Borsellino. Ogni anno la ricordiamo nel nostro paese. Quest’anno però il Comune di Partanna (Trapani) non ci ha mai risposto alle mail, alle telefonate. L’assessore ci ha comunicato che la sala è già occupata, pur sapendo che volevamo fare questo evento da più di un anno”. Sono le parole di Piera Aiello, che su Facebook ha pubblicato un video per denunciare quanto sta accadendo a Partanna. La tradizionale commemorazione per Rita Atria, figlia e sorella di esponenti di Cosa nostra, diventata testimone di giustizia, e che appena 17enne iniziò a collaborare con Borsellino, si svolgerà il 26 di luglio nella chiesa di Partanna (ci sarà, tra gli altri, don Luigi Ciotti). La commemorazione si sposterà poi a Santa Margherita Belice (Agrigento). Il sindaco di Partanna, Francesco Li Vigni, ha fatto sapere che “la prima interlocuzione l’abbiamo avuto lo scorso 11 giugno. Le abbiamo ribadito che già per il 26 sera era in programma un’iniziativa al Castello Grifeo e le abbiamo offerto di organizzare la cerimonia alla villa comunale. Lei, invece, voleva imporre la propria volontà e così ha deciso di portare la cerimonia altrove”.
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