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L’Ucraina “disponibile per i colloqui con la Russia”: Kuleba dalla Cina apre ai negoziati. Mosca replica: annullino il decreto che lo vieta

L’Ucraina “potrebbe essere disponibile per i colloqui con la Russia in una certa fase se Mosca è pronta a negoziare in buona fede“. Dalla Cina il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba apre ai negoziati tra Kiev e Mosca per mettere fine alla guerra cominciata con l’invasione ordinata da Vladimir Putin nel febbraio 2022. Lo stesso presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nei giorni scorsi aveva di fatto auspicato una partecipazione russa al prossimo summit di pace, che potrebbe tenersi a novembre. Ora Kuleba rafforza il concetto: la parte ucraina “è disposta ed è pronta a condurre il dialogo e i negoziati con la Russia”, afferma il ministro, nella lettura fornita dai media di Pechino, ma “i negoziati dovrebbero essere razionali e sostanziali e mirati a raggiungere una pace giusta e duratura”. Poi aggiunge: attualmente, “non vediamo tale preparazione da parte russa”.

Immediata la replica di Mosca, affidata a una fonte citata dall’agenzia di stampa Ria Novosti: se Kiev volesse negoziare con la Russia, annullerebbe il decreto che lo vieta. “Se Kiev avesse davvero voluto questo, avrebbe annullato il decreto”, ha commentato la fonte, facendo riferimento al provvedimento firmato dal presidente Zelensky a fine 2022, che vieta esplicitamente qualsiasi dialogo o negoziato con la Russia di Vladimir Putin.

L’incontro in Cina
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha incontrato il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba a Guangzhou, nel sud del Paese. Kuleba è arrivato ieri in Cina, in quella che è la prima visita di un alto funzionario ucraino da quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel febbraio 2022 e la prima di un ministro degli Esteri di Kiev dal 2012. Wang ha sollecitato “uno sviluppo sano e costante dei legami bilaterali” durante l’incontro avuto con Kuleba, ricordando che Cina e Ucraina sono “Paesi amici, con la loro partnership strategica stabilita più di dieci anni fa”. Le due parti, ha aggiunto il capo della diplomazia cinese, “si sono trattate a vicenda con rispetto reciproco e e spirito di uguaglianza”, riuscendo a portare avanti con costanza “una cooperazione reciprocamente vantaggiosa”.

Sulla crisi Ucraina, “malgrado le condizioni e i tempi non siano ancora maturi, sosteniamo tutti gli sforzi favorevoli alla pace e siamo disposti a continuare a svolgere un ruolo costruttivo nel raggiungimento di un cessate il fuoco e nella ripresa dei colloqui di pace”, ha detto il ministro Wang Yi a Guangzhou. “La Cina segue la situazione umanitaria in Ucraina e continuerà a fornire aiuti umanitari al Paese”, ha aggiunto Wang nel resoconto dei media statali di Pechino. Proprio durante i colloqui con l’omologo cinese, Kuleba ha spiegato che Kiev “a un certo punto” potrebbe essere disponibile a condurre negoziati “con la parte russa” quando Mosca “sarà pronta a farlo in buona fede”. Tuttavia, ha sottolineato Kuleba, al momento “non si vede tale disponibilità della parte russa”.