Recinzioni metalliche e migliaia di manifestanti per la Palestina. Ad attendere il premier israeliano Benjamin Netanyahu non c’è il migliore dei comitati di accoglienza. È lunga, infatti, la lista di esponenti del partito democratico che hanno scelto di disertare la visita del primo ministro. Al forfait già annunciato di Joe Biden, si sono aggiunti anche quelli della vicepresidente Kamala Harris e della ex speaker della Camera, Nancy Pelosi. È il quarto discorso di Netanyahu al Congresso Usa. Ora è il leader straniero che ne ha fatti di più nella storia, uno in più di Winston Churchill. “È uno scontro tra civiltà e barbarie”, ha dichiarato Bibi, aprendo la sua orazione. Al suo ingresso, un lungo applauso e qualche fischio dalle fila dei dem: “Insieme vinceremo e riporteremo a casa gli ostaggi”.
Il discorso – “Dateci gli strumenti velocemente e finiremo il lavoro. Quello che sta accadendo non è uno scontro di civiltà ma tra barbarie e civilizzazione, tra coloro che glorificano la morte e coloro che glorificano la vita. Per far trionfare le forze della civiltà Usa e Israele devono stare insieme“, ha dichiarato Netanyahu, dicendosi “profondamente onorato” per aver avuto la possibilità di parlare per la quarta volta “in questa cittadella della democrazia”. “Sono venuto qui per assicuravi di una cosa, che vinceremo”, ha proseguito, ringraziando Biden per il suo “sincero sostegno”. E sugli ostaggi: “Non avrò pace fino a quando tutti non saranno a casa, 135 sono già stati liberati. Una di loro, Noah Agarmani, è qui nella galleria insieme a mia moglie Sarah”. Riguardo al contesto geopolitico ha denunciato la minaccia di Teheran: “Usa, Israele e mondo arabo sono minacciati dall’asse del terrore iraniano. Quando Israele agisce per prevenire che l’Iran sviluppi armi nucleari, è per proteggere noi stessi e gli Usa. I nostri nemici sono i vostri nemici, la nostra battaglia è la vostra battaglia, la nostra vittoria sarà la vostra vittoria. Chiunque attaccherà Israele pagherà un prezzo molto alto. Abbiamo sviluppato armi molto sofisticate per difendere entrambi i nostri Paesi”. Netanyahu ha poi reso omaggio agli “eroi” presenti in aula, uomini e donne che hanno combattuto contro Hamas. Ha anche ricordato alcune delle vittime degli attacchi. “I manifestanti contro Israele sono con Hamas, dovrebbero vergognarsi. Sono gli utili idioti dell’Iran“, ha detto, incassando una pioggia di applausi dal Congresso americano. “L’antisemitismo va combattuto e condannato senza eccezioni”. E sul futuro della Striscia: “A Gaza in futuro, una volta che sarà smilitarizzata e senza radicalismi, dovrà esserci un’amministrazione palestinese che non vuole distruggere Israele”. Infine, ha ringraziato Trump “per gli accordi di Abramo”. Quasi un’ora di discorso che si è chiuso come è iniziato: con un lungo applauso.
Vuoti gli scranni dei dem – Quasi 100 democratici boicottano il discorso, molti di più dei 58 che lo hanno evitato nove anni fa, quando alla Casa Bianca c’era Barack Obama. Fra coloro che hanno deciso di saltare l’atteso intervento ci sono la deputata Alexandria Ocasio–Cortez che ha definito Netanyahu un “criminale di guerra“, ma anche il senatore Dick Durbin che ha denunciato la brutale strategia di difesa di Israele. Non partecipano neanche i deputati Cori Bush e Jan Schakowskty, e i senatori Chris Van Hollen e Bernie Sanders. “Sono d’accordo con la corte penale internazionale e con la commissione indipendente dell’Onu sul fatto che Benjamin Netanyahu e Yahya Sinwar sono dei criminali di guerra”, ha dichiarato Sanders. Biden riceverà il premier israeliano alla Casa Bianca il 25 luglio, per parlare degli “sviluppi a Gaza e dei progressi verso un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi“. Secondo un portavoce, anche Harris avrà un colloquio privato con Netanyahu il 25 luglio.
Le proteste dei parlamentari liberal – Durante il discorso la deputata democratica del Michigan e di religione islamica Rashida Tlaib ha mostrato un cartello che su un lato ha la scritta “Criminale di guerra” e sull’altro “Colpevole di genocidio“. Quella di Tlaib non è stata l’unica azione dimostrativa dei parlamentari liberal. All’arrivo di Netanyahu al Congresso, il leader della maggioranza democratica al Senato, Chuck Schumer, non ha dato la mano al premier.
Musk e Trump: il sostegno repubblicano – Presente al discorso, invece, Elon Musk, come ospite del premier israeliano. È atteso per il 26 luglio, invece, l’incontro con Donald Trump a Mar-a-Lago. “Non vedo l’ora di incontrare Bibi Netanyahu venerdì e ancora di più di andare avanti verso la pace in Medio Oriente”, ha scritto il tycoon su Truth Social, pubblicando anche il testo della lettera ricevuta il 14 luglio dal presidente della Palestina, Mahmoud Abbas, dopo il tentato assassinio in Pennsylvania.
Migliaia di manifestanti pro Palestina – Alte recinzioni metalliche proteggono il Campidoglio, insieme a migliaia di agenti, affiancati dai loro cani. La circolazione stradale è stata chiusa in tutta l’area circostante. “Criminale di guerra”, “stop al genocidio”: fuori da Capitol Hill migliaia di manifestanti gridano slogan contro Netanyahu e a favore della Palestina. Una folla enorme con cartelli, striscioni, fischietti, megafoni e bandiere palestinesi, che la polizia ha respinto anche grazie all’uso di spray al peperoncino. “Una parte della folla ha iniziato a diventare violenta tra la First Street e Constitution Avenue. La folla non ha obbedito al nostro ordine di allontanarsi”, afferma la Capitol Police in un post su X. Circa 200 persone erano già state arrestate per aver protestato all’interno della Cannon House, uno degli edifici del Congresso.