In un mondo in continua evoluzione come quello di oggi, è difficile fermarsi e riflettere su quelle che possono essere le proprie passioni. E quando capita, l’ansia, la preoccupazione, la paura di non farcela possono prendere il sopravvento. Allora c’è chi utilizza i social per dare eco a tutti questi sentimenti, sperando di ricevere conforto da chi magari vive la stessa situazione. Lo sa bene Stefania Sacco, creator digitale, che ha scelto TikTok per pubblicare il suo sfogo. Il video è poi diventato virale, raggiungendo rapidamente 600mila views.
Nella clip, pubblicata lo scorso 14 luglio, la ragazza è in preda a una crisi di pianto: “È stra-mega-difficile sfogarsi davanti a un telefono, però voglio ricordarmi anche di questi momenti. Non è possibile che uno a 20 anni abbia tutta questa ansia – commenta Stefania -. Tutta quest’ansia per il futuro, per il lavoro, per i soldi”.
Uno sfogo apparentemente legittimo, su una problematica che accomuna tantissimi giovani. Sulla quale Stefania ha ricevuto molti commenti di supporto. Alla fine del video, quando la giovane ha superato la crisi, Stefania aggiunge: “Io adesso sono serena, so che vengo pagata per l’impegno non per le ore. All’estero la vivono tutti più tranquillamente, quante persone che lavorano online e sono molto più serene. Io sono felice adesso perché so che questa cosa è reale, so gli obiettivi che voglio raggiungere”.
Ed è proprio questa seconda parte del video che, secondo alcuni, cela qualcos’altro. Tra i sostenitori di questa tesi c’è un altro content creator, Andrea Nuzzo, che ha deciso di pubblicare un video su TikTok per dire la sua sulla vicenda, aggiungendo dettagli che non erano emersi prima. “Un utente a primo impatto – spiega Nuzzo -, in maniera un po’ superficiale, potrebbe dire: ‘Poverina, questa ragazza si sta sfogando su una problematica che riguarda molti giovani e non solo’. Ma nei commenti ad una ragazza risponde: ‘Ci siamo rotti di vivere così, possiamo svoltare davvero””.
Nuzzo, quindi, mostra quello che succede se si va sul profilo di Stefania Sacco: “C’è un link che rimanda a un Google Form, in cui viene chiesto alle persone se hanno un minimo di budget da investire. Non ci vuole una scienza per capire che ci troviamo di fronte a uno schema piramidale, in cui si promette un guadagno facile a delle persone in difficoltà, a fronte di un piccolo investimento che non vi verrà mai restituito. Mi fa ridere l’inserimento dell’asterisco per essere più inclusivi, quando in realtà si sta letteralmente lucrando sulla salute mentale”.
@nootso Non so se avete visto questo video che negli ultimi giorni sta spopolando. A primo acchitto può sembrare uno sfogo sacrosanto, ma se si va oltre si capisce che la realtà è ben diversa. Grazie a tutte le persone che hanno contribuito a metterlo in discussione, tra cui @Charlotte Matteini e Beatrice Ferraresi. Impariamo ad avere sempre uno sguardo critico sui contenuti, a prescindere dal tema e da chi lo affronta. #salutementale #fuffaguru #truffe #culturadigitale #consapevolezza #ansia #spiritocritico ♬ suono originale – Andrea Nuzzo