Una lunga carriera come televenditore, al Gambero Rosso ha raccontato di come oggi si divida tra Lampedusa e San Donato Milanese
“Sì, sono un pescatore, sono arrivato qua a Lampedusa otto anni fa. Ho sempre pescato nei fiumi, ma il mare è un’altra cosa”: lo racconta Roberto da Crema in una lunga intervista al Gambero Rosso. E il più noto televenditore italiano spiega di come la sua vita si alterna tra San Donato Milanese, dove gestisce i magazzini Pubblistore BaffoItalia e Lampedusa, dieci giorni ogni mese dell’anno.
Una lunga carriera tv, quella del Baffo, che ha venduto anche cose ai vip: “A Berlusconi ho venduto gli orologi, Loredana Bertè comprava le pentole, Ezio Greggio la scala snodata, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini presero i miei giubbotti in ecopelle, pretesero che li consegnassi io a loro a Milano 2. E poi i forni pizza… ne ho venduti 350mila, anche Antonio Ricci l’ha comprato”, racconta. Quando gli viene chiesto se avrebbe mai venuto la friggitrice ad aria, risponde sicuro: “No (non l’avrei mai venduta, ndr), non è un prodotto da Baffo: una cosa che frigge ad aria, non sarei riuscito a dare motivazioni mie credibili, oltre a quello che fa”. Ma cosa mangia di solito Roberto Da Crema, che racconta di essere stato uno dei primi clienti del notissimo e stellato ristorante da Vittorio (“Il signor Vittorio, che ora non c’è più, l’ho conosciuto quarant’anni fa quando il ristorante era sul viale principale di Bergamo”) e di amare “i paccheri al pomodoro serviti in padella”? “Sono un mangione terribile, vivo di pasta, i primi li adoro: pasta e fagioli, pasta alla bolognese, anellini al ragù, ravioli ripieni con ragù d’anatra”, confessa.
E dà anche la sua ricetta della pasta: “Metto su l’acqua per la cottura, poi tegamino con olio, peperoncino, faccio saltare la cipolla, uno spicchio d’aglio, poi ci metto la passata Mutti (non mi paga, ma la metto perché mi piace), la faccio andare un po’ a fuoco lento, quando la pasta è cotta, metto tutto nel pentolino con il sugo, aggiungo del Grana 24 mesi. La faccio andare per tre, quattro minuti ed via”. Il nome? “La pasta del Baffo”. La giornata tipica di Roberto da Crema quando si trova a Lampedusa? Sveglia alle cinque e trenta del mattino, pesca a bolentino qualche buon dentice, pranza alle 14, alle 15:30 si fa un bagno e poi una pennichella e alle 18 di nuovo a pesca, di calamari.