Mondo

Attivisti per il clima fanno un blitz e bloccano l’aeroporto di Francoforte: decine di voli cancellati o dirottati

L’aeroporto internazionale di Francoforte, il più trafficato della Germania, è stato paralizzato nella mattinata del 25 luglio da un’azione dimostrativa di Letzte Generation (Ultima Generazione), un’organizzazione ambientalista che chiede la fine dei combustibili fossili entro il 2030. Otto attivisti sono riusciti a penetrare nell’area aeroportuale tagliando le recinzioni con delle cesoie. Poi hanno occupato le piste di atterraggio e decollo, incollandosi all’asfalto con una super colla, cosa che ha reso difficile la loro rimozione e l’arresto.

In una foto diffusa dall’organizzazione, un attivista è ritratto seduto sull’asfalto con un cartello che recita “Oil Kills” (Il petrolio uccide). Letzte Generation chiede un accordo vincolante per porre fine all’utilizzo di carburanti fossili entro il 2030. L’azione ha causato il blocco della circolazione aerea per un paio d’ore, in uno dei momenti di picco della giornata e in una settimana record di partenze. Oltre 50 voli in arrivo, soprattutto intercontinentali, sono stati dirottati verso altri aeroporti, mentre quelli in partenza sono stati cancellati o ritardati. L’impianto è stato parzialmente riaperto verso le 7.30, ma con forti limitazioni operative.

Questa non è la prima volta che Letzte Generation prende di mira gli aeroporti. Il giorno precedente, gli attivisti avevano bloccato l’aeroporto di Colonia-Bonn con una modalità simile, incollandosi all’asfalto delle piste. Le azioni dimostrative di Letzte Generation, sempre più frequenti e mirate, sollevano un dibattito acceso sull’efficacia di queste forme di protesta e sulla necessità di trovare soluzioni concrete per affrontare la crisi climatica.

Il ministro federale ai Trasporti, Volker Wissing, ha condannato il blitz, definendolo una azione “criminale” e ha chiesto pene severe per i responsabili. “Gli attivisti per il clima a quanto pare stanno cercando di creare il maggior danno possibile”, ha detto Wissing ai media, ricordando che è possibile comminare una pena fino a cinque anni di carcere per “chiunque si infiltri con violenza negli aeroporti, occupi le piste e blocchi gli aerei mettendo in pericolo vite umane”.