Irregolarità e braccianti con posizioni lavorative fuori dalle norme in un’azienda su due. Le condizioni di lavoro nei campi sono ben fotografate da un blitz portato avanti da Nord a Sud da carabinieri, Ispettorato del Lavoro e Inps nelle province di Mantova, Modena, Latina, Caserta e Foggia. Il servizio di vigilanza straordinaria nel settore agricolo ha portato a verifiche in 109 aziende: ben 62 presentavano irregolarità (56,9%), così come su 505 lavoratori controllati, 236 sono risultati irregolari (46,7%). Tra questi tre minorenni e 136 extracomunitari. In 64 casi i lavoratori erano completamente in nero e in 23 casi i braccianti stranieri non avevano il permesso di soggiorno.

La corsa alla regolarizzazione
A un mese dalla morte di Satnam Singh, l’indiano deceduto per un incidente nei campi dell’agro pontino dopo non aver ricevuto soccorsi immediati da parte del datore di lavoro, arriva una prima reazione coordinata. Lo scatto riguardo alle condizioni lavorative è limpido, così come – lo sottolinea la stessa Inps – un’evidente corsa alla regolarizzazione delle posizioni proprio a Latina: “Alcuni imprenditori agricoli hanno assunto 143 lavoratori (28% del totale di 505 lavoratori controllati) con contratti di lavoro stagionale a decorrere dalla fine di giugno con termine il 31 agosto 2024. In particolare, tale circostanza, nella provincia di Latina, ha interessato 73 lavoratori sui 130 controllati (56%)”.

Sospese 27 attività
Le verifiche hanno portato in 27 casi alla sospensione dell’attività imprenditoriale: in 17 circostanze la decisione è stata assunta per l’impiego di lavoratori in nero, in altri 7 per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e negli altri tre casi perché sussistevano entrambe le ipotesi. Sono inoltre state denunciate a vario titolo all’autorità giudiziaria 56 persone, di cui 3 per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento lavorativo, cioè caporalato, 46 per violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, 6 per violazione del testo unico sull’immigrazione e una per furto di energia elettrica.

A Latina ancora il 24% di braccianti irregolari
Nella provincia di Latina sono state controllate 34 aziende di cui 14 sono risultate irregolari (41%) e 3 sospese (9%). 130, invece, i lavoratori controllati dei quali 32 irregolari (24%) e 5 completamente in nero (4%). In particolare, nel corso di un accesso ispettivo all’interno di un’azienda agricola, 7 lavoratori extracomunitari hanno tentato la fuga alla vista dei carabinieri. Una volta raggiunti e identificati, sono risultati privi di adeguata formazione e informazione nonché in possesso di un contratto di lavoro subordinato di tipo stagionale con decorrenza dal 1°luglio al 31 agosto, quindi successivo alla morte di Singh.

A Mantova e Caserta oltre il 70% di irregolarità
Nella provincia di Mantova sono state controllate 11 aziende di cui 8 sono risultate irregolari (73%) e 3 sospese (27%). I rapporti di lavoro esaminati sono stati 57, per 24 dei quali (42%) sono state accertate delle irregolarità mentre 6 lavoratori sono risultati impiegati completamente in nero (10%). Nella provincia di Caserta sono state controllate 20 aziende di cui 16 sono risultate irregolari (80%) e 11 sospese (55%). I lavoratori controllati sono stati 75, dei quali 38 irregolari (50%) e 20 completamente in nero (27%). In particolare, è stato riscontrato come un’azienda agricola sottraesse energia elettrica alla rete d’illuminazione pubblica con un allaccio abusivo.

A Foggia sospese 5 aziende su 16
Infine, nella provincia di Foggia, sono state controllate 16 aziende di cui 10 sono risultate irregolari (62%) e 5 sospese (31%). In questo caso i lavoratori controllati sono stati 119, dei quali 38 irregolari (32%) e 28 completamente in nero (23%). Nella provincia di Modena sono state controllate 28 aziende di cui la metà sono risultate irregolari e 5 sospese (18%). I lavoratori controllati sono stati 124, dei quali 40 irregolari (32%) e 5 completamente in nero (4%).

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