Cercansi genitori imbianchini. L’idea arriva dal Comune di Ventimiglia attraverso una proposta suggerita dal vice sindaco e assessore all’Istruzione Marco Agosta. Un’iniziativa che ha suscitato polemiche tra mamme e papà che non ne vogliono sapere di prendere in mano il pennello per imbiancare le aule dei loro figli, ma pretendono che sia l’amministrazione a mandare operai nelle classi. Il tutto è nato da una segnalazione della dirigente dell’istituto Roverino che ha chiesto al municipio lavori di piccola manutenzione, per dare un nuovo volto alla scuola prima del suono della prima campanella. Una collaborazione legittima per l’assessore che riceve ogni estate queste sollecitazioni da parte di molti presidi, ma stavolta Agosta ha risposto con un appello: “Noi mettiamo a disposizione vernice e assicurazione, se c’è qualcuno che ha voglia di darci una mano“.

Un invito sincero che ha scatenato l’ira dei genitori che nelle chat hanno contestato il vice sindaco farmacista: “È vergognoso! Il Comune non è in grado di ridipingere le aule e chiede aiuto a noi? Le nostre scuole cadono a pezzi”. Critiche che sono piovute sull’assessore ma che hanno aperto una discussione anche sullo stato degli edifici scolastici a Ventimiglia. Parole che non fanno fare alcun passo indietro a Agosta che a ilfattoquotidiano.it spiega: “È inutile negarlo. Purtroppo abbiamo molti edifici vetusti in città e riuscire a fare interventi di ripittura su tutti, in estate, è impossibile, ci mancano le maestranze”. Da qui l’idea di stringere un “patto” con mamme, papà, nonni o chi altro: “Se c’è un pittore in ferie tra i genitori oppure qualcuno che è a casa in vacanza e ci vuol aiutare, noi come amministrazione comunale siamo pronti a fare la nostra parte garantendo la materia prima, un’assicurazione e ciò che serve per fare questi piccoli lavori. Lo so che è un compito dello Stato, del Comune, ma la verità è che non ce la facciamo. Serve l’aiuto di tutti per il bene dei nostri bambini”.

Una richiesta che a quanto pare rischia di cadere nel vuoto: “Nessun problema. Se nessuno dovesse aderire, faremo il possibile. Io stesso son pronto a prendere in mano il pennello. Serve tirarci su le maniche un po’ tutti”, dice Agosta. C’è di più. L’assessore all’Istruzione che non ha comunque la delega ai lavori pubblici pensa a una sorta di festa: “Sarebbe bello coinvolgere anche i bambini in una giornata dove tutti si occupino della loro scuola. Potremmo pensare a dei murales ad altezza d’uomo, a una bella partecipazione di grandi e piccini. Non si tratta di fare i muratori ma solo di prendersi cura di qualche aula, magari”. Un’idea d’altro canto che è stata messa in campo su base volontaria anche nella vicina Savona qualche anno fa o a Samarate, dove l’anno scorso è stato un agosto di lavoro per un gruppo di nonni e genitori che si sono dedicati all’ imbiancature di aule, bagni e atrio della scuola dell’infanzia di Cascina Elisa.

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