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Elon Musk contro la figlia transgender: “Mio figlio è morto ucciso dalla cultura woke”. E lei taglia tutti i legami, compreso il cognome

Il patron di X senza peli sulla lingua in un'intervista che circola in rete: "Mio figlio mi ha ingannato". Intanto Xavier cambia nome in Vivienne e non sarà più una Musk

Fanno discutere le ultime uscite di Elon Musk. Talmente tanto che la figlia avrebbe deciso di tagliare tutti i legami con lui, rinunciando non solo al cognome ma anche al suo nome di battesimo. La giovane, infatti, nata sotto il nome di Xavier Alexander Musk, ha chiesto di essere riconosciuta come femmina e di cambiare il suo nome in Vivian Jenna Wilson. La richiesta del nuovo certificato di nascita è stata presentata ad aprile alla Corte Superiore della Contea di Los Angeles.

Alla base dello scontro tra padre e figlia ci sarebbe proprio l’ideologia dell’imprenditore a capo di Tesla, da tempo apertamente contro l’uso dei pronomi, ma anche distante in generale dalla cultura LGBTQIA+. “Sono assolutamente favorevole ai transgender, ma tutti questi pronomi sono un incubo estetico”, aveva detto Musk tempo fa. Insomma, un’uscita che, per quanto possa essere considerata legittima da alcuni, fa sicuramente storcere il naso altri. Soprattutto sua figlia.

E non sarebbe l’unica uscita controversa fatta da Musk. Circola in rete, infatti, un’intervista dello stesso patron di X, che lo vede condannare fermamente la cultura ‘woke’. “È successo a uno dei miei figli più grandi (Musk usa il termine ‘boys’ non a caso, ndr). Sono stato ingannato da uno dei loro, Xavier, che mi ha fatto firmare alcuni documenti. Questo prima di capire cosa sarebbe accaduto. C’era il Covid e c’era tanta confusione. Mi era stato detto che se non avessi firmato, Xavier avrebbe potuto suicidarsi”, ha detto Musk, che poi ha aggiunto: “Ho perso mio figlio. Lo chiamano ‘deadnaming‘ per una ragione: perché mio figlio è morto. Ucciso dalla cultura woke“.