Politica

Il M5S chiede modifiche al regolamento della Camera: “Sanzioni più pesanti per i deputati violenti”. Poi è di nuovo bagarre sull’aggressione a Donno

Alla Camera dei deputati il M5S chiede una modifica al regolamento dell’Aula sulla scorta delle sanzioni erogate in seguito all’aggressione ai danni del deputato pentastellato Leonardo Donno, colpito dopo aver tentato di porgere un Tricolore a Calderoli nel giorno del dibattito sull’autonomia differenziata. Dopo quell’episodio vennero sanzionati alcuni deputati, tra cui lo stesso Donno.

Il tema è stato posto dall’on. Andrea Quartini: “Il regime sanzionatorio è surreale – ha detto – è intollerabile che chi sposta un divano subisca le stesse sanzioni di chi agisce atti di aggressività violenta o, peggio, di tipo squadristico, come purtroppo abbiamo dovuto verificare. Con gli attuali criteri si è giunti a sanzionare la vittima degli assalti”. L’intervento di Quartini è stato interrotto dal vicepresidente della Camera Sergio Costa che, ai sensi del regolamento, ha ricordato che non possono essere trattati fatti già sanzionati. A questo punto sono intervenuti altri deputati del M5S, a partire all’on. Vittoria Baldino: “Quando abbiamo protestato per le sanzioni effimere ci avere detto che bisognava cambiare il regolamento, noi siamo qui a dire questo. Inutile che ci lasciamo andare a dichiarazioni ipocrite di condanna quando nel paese assistiamo a episodi violenti nei confronti di giornalisti, di persone omosessuali, di chi manifesta idee diverse dalle nostre, se qui dentro non siamo in grado di dare il buon esempio”.

L’on. Riccardo Ricciardi: “Non stiamo sindacando sulle sanzioni, dobbiamo però ricostruire l’episodio fin dall’inizio. C’è un risultato elettorale, la maggioranza cambia i criteri con cui si è andati a votare e in giunta per le elezioni si consuma una truffa ai danni dei cittadini calabresi ribaltando un verdetto elettorale. Data questa truffa dei deputati entrano in giunta per testimoniare una protesta contro questa ingiustizia. vengono presi e sanzionati con 15 giorni di espulsione, parte 1. Parte 2: un deputato va a dare un tricolore a un ministro, un troglodita da quei banchi della maggioranza prende a cazzotti…”, l’intervento è stato interrotto da Costa che ha richiamato Ricciardi: “In quest’Aula certi termini non li vogliamo sentire”, Ricciardi ha proseguito: “Allora non è un troglodita? è un fascista violento”.