Durissimo scontro a Coffee Break (La7) tra la senatrice di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni e il senatore del M5s Ettore Licheri sul decreto legge sulle liste d’attesa e sullo stato attuale della sanità pubblica. Mennuni incensa l’operato del governo Meloni affermando che oggi “abbiamo il Fondo Sanitario più alto di sempre” e accusando l’opposizione: “Volete sempre leggere in modo negativo i dati perchè parlate sempre di percentuali del Pil. No. Voi dovete dire quanti miliardi c’erano prima e quanti ci sono oggi. La sostanza è che oggi ci sono miliardi in più“.
“Ma tu credi davvero a quello che stai dicendo? – insorge Licheri – Un po’ di rispetto per chi ci ascolta da casa”.
Mennuni ribadisce che ci sono risorse in più e punta il dito contro i precedenti governi: “Con questo decreto è chiaro che non risolviamo tutti i problemi che abbiamo ereditato nella sanità per le vostre politiche scellerate“.
La parlamentare meloniana quindi elenca i vantaggi del nuovo decreto governativo e al conduttore Andrea Pancani che le chiede se, secondo lei, le critiche dell’opposizione sono ingenerosee, risponde: “No, non sono ingenerose ma errate”.
“Ma c’è qualcosa di buono in questo decreto?”, chiede Pancani a Licheri.
“Assolutamente no – risponde il senatore pentastellato – Persino la Ronzulli di Forza Italia l’ha definita ‘una misura tampone’. Ci sono leggi che fanno bene alla collettività e leggi che servono per prendere per il naso i cittadini. Il discrimine tra la prima e la seconda categoria di leggi è la copertura finanziaria. Quando non c’è la copertura finanziaria, quella è una legge che prende per le natiche il cittadino, cioè gioca sulla leva del dolore della gente”.
E aggiunge: “Non a caso questo decreto è uscito 10 giorni prima delle elezioni europee. Ricordo che in tutti i paesi del mondo la spesa sanitaria cresce di anno in anno, quindi è fisiologico che un nuovo governo metta più soldi nella sanità rispetto al precedente, perché i macchinari vanno aggiornati o sostituiti, le tecnologie diventano sempre più costose, c’è l’inflazione degli stipendi. Ecco la menzogna che stanno dicendo loro – continua indicando Mennuni – Quando dicono che hanno messo più soldi rispetto a chi c’era prima, non è vero. In valore assoluto hanno messo nell’ultimo anno meno risorse, quindi sono diminuiti i finanziamenti e sono aumentate le liste d’attesa. È chiaro adesso?”.
Mennuni protesta vivacemente: “Avete governato per anni e siamo in queste condizioni”.
“Dimmi se ho detto una cosa errata”, rilancia Licheri.
Esplode una bagarre difficilmente gestibile, ma per fortuna arriva il salvifico “gong” dalla regia per sedare l’alterco tra i due parlamentari.