Animali costretti a viaggiare con oltre 45 gradi senz’acqua e lasciati a lungo sotto il sole cocente nonostante fossero a pochi minuti di distanza dalla destinazione finale. Mentre in Europa inizia il dibattito sulla revisione della normativa sui trasporti di animali vivi, Essere Animali denuncia ancora una volta i viaggi crudeli durante i mesi estivi. In questi giorni, il team investigativo dell’associazione ha documentato le condizioni in cui vengono trasportati quelli destinati al consumo alimentare in Italia. I controlli effettuati sui camion che viaggiano sulle autostrade italiane mostrano maiali boccheggianti senza alcun accesso all’acqua, in un caso lasciati a lungo sotto il sole nonostante il caldo asfissiante, in violazione delle leggi Ue. Essere Animali ha individuato anche un camion di pecore proveniente dalla Spagna con temperature interne superiori al limite consentito dalla normativa.
L’indagine di Essere Animali – Gli investigatori hanno monitorato la tratta tra Lodi e Faenza sulla A1 e A14, e tra Brescia e Montebello Vicentino sulla A4, individuando in diversi casi camion carichi di animali con temperature interne oltre i 45 gradi. Ancora più grave l’episodio che ha visto protagonista l’autista di un camion che si è fermato per pranzare, attorno a Reggio Emilia, abbandonando gli animali per diverso tempo sotto il sole cocente e con le ventole spente, nonostante fosse a pochi minuti di distanza dalla destinazione finale, il macello. “Il lavoro svolto dal team di Essere Animali ha mostrato ancora gravissime violazioni con un camion di suini pesanti lasciato sotto il sole con una temperatura interna di 48°” denuncia Chiara Caprio, responsabile per le relazioni Istituzionali di Essere Animali. Gli animali boccheggiavano con la bava alla bocca, presentavano chiari segni di sofferenza e un’alta frequenza respiratoria. Il tutto a pochi minuti dal macello e in totale violazione della normativa, che prevede di recarsi senza indugio verso la destinazione finale e non arrecare agli animali lesioni o sofferenze inutili.
La zona grigia non regolamentata – “Anche in altre occasioni in cui abbiamo monitorato i viaggi nazionali, che spesso coprono l’autostrada A1 verso i macelli dell’Emilia-Romagna – aggiunge Caprio – abbiamo documentato situazioni simili e problematiche ricorrenti sulle quali sia il governo italiano sia la normativa europea non riescono a porre rimedio, anche a causa di leggi inadeguate e obsolete”. È in fase di revisione la proposta della Commissione Ue per un aggiornamento del regolamento 1 del 2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto. “La normativa attuale crea una vasta zona grigia non regolamentata e di fatto non permette di intervenire in modo appropriato quando il benessere degli animali non è rispettato” denuncia l’associazione. Le leggi, infatti, includono solo dichiarazioni vaghe sulla necessità che i mezzi di trasporto siano in grado di proteggere gli animali da ‘temperature estreme’. “Purtroppo la normativa Ue è lacunosa, soprattutto per quanto concerne i viaggi nazionali, e mostra tutti i suoi limiti anche nel caso dei trasporti estivi su lunga distanza” continua Caprio. Il team di Essere Animali ha individuato, all’altezza di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza) un camion che trasportava 273 pecore adulte dalla Spagna, con una temperatura interna di 36°, oltre il limite consentito dalla normativa Ue, che nel caso dei lunghi viaggi prevede una tolleranza massima di 5° oltre il limite di 30. Il camion era diretto a un macello di Ancona. “La realtà documentata dagli investigatori di Essere Animali dimostra ancora una volta che le disposizioni messe in atto dal ministero della Salute, come la nota integrativa che viene emanata da qualche anno e che nel 2024 è stata pubblicata il 15 luglio, non sono efficaci nella pratica” spiega l’associazione.
Come cambiare la normativa – Il tema delle temperature è un tema cruciale sul quale si sta discutendo molto a livello europeo, con alcuni Paesi che vogliono bloccare miglioramenti importanti per gli animali. “Le nostre indagini mostrano però chiaramente la necessità di agire per cambiare questa normativa e renderla più adeguata alla crisi climatica – aggiunge Caprio – all’alzarsi delle temperature e soprattutto per proteggere meglio gli animali ancora coinvolti nella produzione alimentare e sottoposti a queste inutili e continue sofferenze». Insieme a Eurogroup for Animals, Essere Animali chiede che “sia vietato il trasporto di animali vivi su lunghe distanze (superiori alle 8 ore), siano introdotti dei riferimenti chiari anche per le temperature (tenendo conto dell’umidità) e circa le modalità di trasporto anche per i viaggi nazionali e che siano definiti chiaramente alcuni parametri fondamentali, come condizioni specifiche per specie e categoria di animali, che prendano in considerazione idoneità al trasporto, disponibilità di spazio e modalità di somministrazione dell’acqua”.