L’Italia alle prossime Paralimpiadi è già una squadra da record. E lo è ancor prima che inizino i Giochi Paralimpici Estivi che si terranno a Parigi dal 28 agosto all’8 settembre. Come mai? Per la prima volta la delegazione italiana parteciperà a questi 12 giorni di imprese sportive con la bellezza di 140 tra atlete (69) e atleti (71) suddivisi in ben 17 discipline differenti con un’età media di 33 anni. Quasi uno su tre dei partecipanti azzurri sarà un esordiente alle Paralimpiadi, in tutto 53, e questo aspetto potrebbe regalarci dei risultati imprevisti. La sportiva italiana più giovane presente a Parigi è Giuliana Chiara Filippi (atletica) nata nel 2005.

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I portabandiera
A guidare l’Italia è il Capo Missione Juri Stara, con capitani e portabandiera Luca Mazzone (ciclismo) e Ambra Sabatini (atletica). Entrambi eccezionali campioni. Mazzone vanta un curriculum sportivo di altissimo livello. Si è dedicato prima al nuoto, partecipando a tre Giochi Paralimpici: Sydney 2000 (2 argenti nei 50 e 200 stile libero), Atene 2004 e Pechino 2008. Poi la scelta, nel 2011, di dedicarsi al ciclismo con l’handbike con cui partecipa a Rio 2016 (due ori e un argento) e Tokyo 2020 (due argenti e un oro). Sabatini la si potrebbe definire con merito la “donna dei record” perché alle precedenti Paralimpiadi giapponesi ha raccolto il più grande successo a livello planetario, conquistando la medaglia d’Oro con il record del mondo nei 100 metri piani categoria T63 con il tempo di 14’’11, andando a migliorare il primato fissato in precedenza dalla connazionale Martina Caironi. Sabatini è stata la prima atleta a scendere sotto il muro dei 15 secondi.

Obiettivo numero uno: migliorare il medagliere di Tokyo 2020
L’Italia competerà nell’atletica, badminton, canoa, canottaggio, ciclismo, equitazione, judo, nuoto, scherma, sitting volley, sollevamento pesi, taekwondo, tennis in carrozzina, tennistavolo, tiro a segno, tiro con l’arco, triathlon. La lista delle atlete e atleti partecipanti nei prossimi giorni potrebbe subire qualche cambiamento, con la possibile assegnazione di un ulteriore pass da parte della commissione internazionale. L’obiettivo dichiarato per la nazionale bianco-rosso-verde è quello di migliorare il nono posto di Tokyo 2020, frutto di un medagliere finale composto da 14 ori, 29 argenti e 26 bronzi. Nei Giochi paralimpici del Sol Levante a trionfare fu la fortissima e troppo superiore Cina (96 ori, 60 argenti e 51 bronzi). A completare il podio rispettivamente al secondo e terzo posto si piazzarono Gran Bretagna (41 ori, 38 argenti e 45 bronzi) e Stati Uniti (37 ori, 36 argenti e 31 bronzi). I favoriti restano ancora i cinesi anche per questa edizione parigina? Molto probabilmente si, si vedrà con quanto gap rispetto a tutte le altre nazionali. L’Italia potrà dire comunque la sua in diverse discipline, tra cui ad esempio il nuoto ma anche atletica, tiro con l’arco e tiro a segno.

Il presidente Cip Luca Pancalli: “Crescita esponenziale del movimento paralimpico”
Il presidente del Comitato italiano paralimpico (Cip), Luca Pancalli, ha commentato così l’ufficialità dei 140 nomi che comporranno la delegazione azzurra: “Questa nuova avventura paralimpica comincia con un doppio primato: la squadra più numerosa di sempre impegnata in 17 discipline. Elementi che testimoniano la crescita esponenziale del movimento paralimpico italiano ormai divenuto un’eccellenza a livello internazionale”. Si è soffermato anche sulla qualità delle atlete e atleti che daranno battaglia sportiva a Parigi. “Si tratta di un gruppo forte, ambizioso e pieno di talento supportato da professionisti e tecnici di altissimo profilo. Siamo fiduciosi e ci auguriamo di regalare al nostro Paese tante gioie ed emozioni. Di sicuro – continua Pancalli – sarà una edizione straordinaria dei Giochi Paralimpici con una grande copertura mediatica, grazie al prezioso impegno della Rai”. Il numero uno del Cip sottolinea l’importanza dello sport come mezzo d’inclusione e valorizzazione dei talenti delle persone con disabilità. Sarà “un’opportunità per trasmettere al grande pubblico i valori dello sport paralimpico e per far conoscere a tante persone i benefici che lo sport può offrire non solo sul piano del benessere ma anche come straordinario strumento di cultura, socialità, integrazione”.

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