Continua l’allarme incendi, che colpisce soprattutto le Isole. Non si fermano le fiamme a sud dell’Ennese. Roghi anche in Sardegna, oltre all’incendio di Bottida, nel Sassarese, sono ancora arrivi da questa mattina i focolai di due grossi rochi a Gairo, in Ogliastra, e a Castiadas, nel Sarrabus (Sud Sardegna).
Roghi in Sardegna – Per spegnere l’incendio di Bottida, è stato necessario l’intervento di due Canadair, mentre per gli altri due roghi – a Gairo e Castidas – sono intervenuti complessivamente due elicotteri. A raccontare le dinamiche del focolaio che ha colpito la sua città, è stato Eugenio Murgioni, il sindaco di Castidas, sui social: “Le prime avvisaglie si sono verificate intorno alle 18 nella piana di Maloccu e, da allora, le fiamme hanno continuato a divampare senza sosta, distruggendo diversi ettari di macchia mediterranea e diverse varietà boschive. La situazione è drammatica e ha richiesto l’intervento straordinario di un Canadair e di un elicottero, oltre ai mezzi della protezione civile locale e all’aiuto di alcuni privati cittadini. La risposta delle nostre forze è stata immediata e coraggiosa“.
“Le fiamme si stanno avvicinando anche alle abitazioni di alcuni dei nostri concittadini – ha aggiunto – È sconcertante e doloroso vedere come la follia di pochi delinquenti possa mettere a repentaglio la nostra amata Sardegna e i suoi preziosi patrimoni naturali. Questi atti di irresponsabilità e cattiveria non solo danneggiano l’ambiente, ma colpiscono profondamente anche le nostre comunità, il nostro modo di vivere e l’economia locale“. Continua lo sfogo del primo cittadino: “I danni economici causati da tali incendi sono ingenti, colpendo attività agricole, turistiche e le infrastrutture del territorio, con ripercussioni a lungo termine sulla nostra economia. Desidero ringraziare di cuore tutti coloro che stanno lottando per spegnere l’incendio. Non possiamo più tollerare tali comportamenti. È necessario prendere provvedimenti severi contro questi individui che dimostrano di non avere alcun rispetto per la nostra terra”.
Piazza Armerina in fiamme – Dopo il rogo dello scorso 19 luglio sull’autostrada A19, si accende un nuovo focolaio nell’ennese: i boschi di Piazza Armerina sono sotto assedio dalle fiamme. L’incendio è divampato intorno alla 11 di questa mattina nei boschi tra le contrade Bannata e Santa Caterina, vicino al parco Ronza tra Enna e Piazza Armerina e ha distrutto parte del bosco e una vasta area di macchia mediterranea. Dopo un primo intervento aereo che sembrava avesse messo tutto sotto controllo, le fiamme sono ripartite e la situazione, a detta di un operatore della Protezione Civile, è ancora critica. Sul posto è intervenuto il comando provinciale della Forestale di Enna, con le pattuglie dei distaccamenti di Piazza Armerina, oltre a squadre antincendio boschivo, con le autobotti. A operare, anche cinque mezzi aerei, tre canadair, un elicottero Erickson e un Falco. Trattandosi di un incendio di “interfaccia” il coordinamento in caso di evacuazione delle abitazioni della zona fa capo alla prefettura, ma fino ad esso non si sono rese necessarie manovre di questo tipo. Interessati anche i Carabinieri.
Emergenza siccità – A preoccupare ulteriormente è la ridotta capacità degli invasi artificiali dell’ennese causata dalla siccità. anche gli esigui prelievi di acqua, necessari ai mezzi di soccorso per contenere le fiamme dei molti incendi che stanno colpendo la Regione, i laghi non fanno che impoverirsi.