Si apre un nuovo fronte tra Stellantis e il governo Meloni. Nel pieno della guerra a bassa intensità sui volumi della produzione in Italia, il gruppo che ha come primo azionista Exor degli Angelli vende Comau al fondo statunitense One Equity Partners, uno spin off che era previsto dal momento della fusione Psa-Fca nel gennaio 2021. Ma la scelta operata da Stellantis ha scatenato i sindacati, preoccupati per il futuro dei 3.800 lavoratrici e lavoratori ( 700 in Italia) dell’azienda, leader dell’automazione industriale, e ha fatto saltare dalla sedia il governo. “Valutiamo l’applicabilità della disciplina della golden power”, ha annunciato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
Con la nuova proprietà, ha comunicato Stellantis che resterà nell’azionariato con il 49,9%, Comau “avrà accesso a fondi aggiuntivi che le consentiranno di rafforzare e ampliare le sue radici italiane e di accrescere le proprie competenze in diversi settori” e manterrà lo stesso management. La chiusura della transazione è prevista entro la fine del 2024 ed è soggetta alle approvazioni normative (l’antitrust) oltre alle consuete condizioni di chiusura. “Questa operazione ha lo scopo di aiutare Comau a raggiungere la propria autonomia e rafforzare ulteriormente il suo successo. Offre inoltre a Stellantis la possibilità di concentrarsi sulle attività del suo core business in Europa”, ha affermato Tavares.
La decisione è giudicata “sbagliata” dalla Fiom chiedendo al governo di usare la golden power e sottolineando che “non è più rinviabile la convocazione di un incontro alla Presidenza del Consiglio sull’automotive e Stellantis perché la situazione continua a precipitare in tutto il settore”, dice il responsabile del settore auto Samuele Lodi. “Stellantis è la vera responsabile di questo processo”, ha aggiunto. L’azienda “si priva di un pezzo ad alto contenuto tecnologico ed innovativo”, spiega Lodi sottolineando come le affermazioni rassicuranti sulle “prospettive future di Comau e dei lavoratori si scontra con un contesto in cui Stellantis continua a disimpegnarsi dal nostro Paese in una logica di massimizzazione dei profitti”. Contraria anche la Uilm, preoccupata dal “rischio di disperdere un prezioso patrimonio professionale e industriale”, dice Rocco Palombella.
Economia
Stellantis vende Comau: nuova guerra col governo. Urso: “Valutiamo la golden power”
Si apre un nuovo fronte tra Stellantis e il governo Meloni. Nel pieno della guerra a bassa intensità sui volumi della produzione in Italia, il gruppo che ha come primo azionista Exor degli Angelli vende Comau al fondo statunitense One Equity Partners, uno spin off che era previsto dal momento della fusione Psa-Fca nel gennaio 2021. Ma la scelta operata da Stellantis ha scatenato i sindacati, preoccupati per il futuro dei 3.800 lavoratrici e lavoratori ( 700 in Italia) dell’azienda, leader dell’automazione industriale, e ha fatto saltare dalla sedia il governo. “Valutiamo l’applicabilità della disciplina della golden power”, ha annunciato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
Con la nuova proprietà, ha comunicato Stellantis che resterà nell’azionariato con il 49,9%, Comau “avrà accesso a fondi aggiuntivi che le consentiranno di rafforzare e ampliare le sue radici italiane e di accrescere le proprie competenze in diversi settori” e manterrà lo stesso management. La chiusura della transazione è prevista entro la fine del 2024 ed è soggetta alle approvazioni normative (l’antitrust) oltre alle consuete condizioni di chiusura. “Questa operazione ha lo scopo di aiutare Comau a raggiungere la propria autonomia e rafforzare ulteriormente il suo successo. Offre inoltre a Stellantis la possibilità di concentrarsi sulle attività del suo core business in Europa”, ha affermato Tavares.
La decisione è giudicata “sbagliata” dalla Fiom chiedendo al governo di usare la golden power e sottolineando che “non è più rinviabile la convocazione di un incontro alla Presidenza del Consiglio sull’automotive e Stellantis perché la situazione continua a precipitare in tutto il settore”, dice il responsabile del settore auto Samuele Lodi. “Stellantis è la vera responsabile di questo processo”, ha aggiunto. L’azienda “si priva di un pezzo ad alto contenuto tecnologico ed innovativo”, spiega Lodi sottolineando come le affermazioni rassicuranti sulle “prospettive future di Comau e dei lavoratori si scontra con un contesto in cui Stellantis continua a disimpegnarsi dal nostro Paese in una logica di massimizzazione dei profitti”. Contraria anche la Uilm, preoccupata dal “rischio di disperdere un prezioso patrimonio professionale e industriale”, dice Rocco Palombella.
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Economia & Lobby
Caro bollette, a due settimane dagli annunci di Giorgetti il decreto slitta ancora: cdm rinviato a venerdì
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Tutto quello che ha a che fare con le emergenze vere di cittadini, famiglie, imprese passa in secondo piano nell’agenda del governo Meloni. Così è stato ed è per le liste d’attesa e per il diritto alla salute negato a milioni di concittadini, così è per il caro-bollette che da troppi mesi penalizza le aziende italiane e mette in ginocchio le fasce sociali più disagiate". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito Democratico.
"Oggi la segretaria del Pd Elly Schlein ha presentato proposte molto chiare e concrete, che raccolgono peraltro l’interesse di imprenditori e associazioni degli utenti. Il Cdm sul problema del caro energia pare invece che slitti a venerdì. La presidente Meloni ne approfitti per raccogliere le nostre proposte sul disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas e sull’Acquirente unico".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - La lotta alle mafie andrebbe portata avanti "in maniera trasversale. Ma non stiamo vedendo disponibilità all'ascolto e al lavoro comune da parte di questa destra". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno. "Noi continueremo a fare da pungolo costante, il messaggio che deve arrivare chiaro alle nuove generazioni è che la mafia è un male, e un freno al nostro Paese. Il Pd oggi più che mai è intenzionato a portare avanti questo lavoro con determinazione, mano nella mano con le realtà che affrontano il problema ogni giorno e ne sanno certamente più di noi".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - Nel contrasto alle mafie "il ruolo delle forze dell'ordine e della magistratura è fondamentale. Noi riconosciamo e sosteniamo il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine. Vanno sostenute le forze dell'ordine, come la magistratura, che invece vediamo attaccata tutti i giorni da chi governa". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno.