La Francia e l’Eliseo tirano un sospiro di sollievo. Dopo gli attacchi alla rete ferroviaria in diverse aree del Paese che avevano fatto pensare ad altri possibili sabotaggi nel corso della giornata, la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi si sono svolte in un clima di forte tensione ma senza gravi problemi di sicurezza. La manifestazione sulla Senna si è svolta come da programma, con le delegazioni dei Paesi partecipanti che hanno sfilato a bordo di decine di imbarcazioni davanti ai capi di Stato e al pubblico accorso nella capitale. Anche Sergio Mattarella presente ad assistere al passaggio del team Italia, con Gianmarco Tamberi a fare da portabandiera, prima di andarsene a causa della pioggia battente.
Le premesse erano le peggiori che la Francia potesse aspettarsi. Mentre una parte delle forze di sicurezza era impegnata a garantire il corretto svolgimento della manifestazione, un’altra parte è ancora impegnata a investigare sulle azioni di sabotaggio che hanno stravolto il sistema ferroviario intorno alla capitale. Nel momento in cui si scrive, non è ancora chiaro di chi sia la responsabilità dell’azione, anche se le metodologie, fanno sapere da Parigi, ricordano molto i blitz dell’estrema sinistra.
Una serie di atti dolosi con ordigni incendiari hanno paralizzato nella mattinata di venerdì l’intera rete dei treni ad alta velocità (TGV) coinvolgendo ben 800mila passeggeri. È “un attacco alla Francia” ha detto il direttore generale delle ferrovie francesi, Jean-Pierre Farandou. Il premier Gabriel Attal, in un messaggio pubblicato su X, parla di “atti di sabotaggio” condotti in modo “preparato e coordinato”. E aggiunge: “Le conseguenze sulla rete ferroviaria sono massicce e gravi”.
Mentre l’intelligence francese era impegnata a ricostruire la dinamica, le responsabilità e le motivazioni dell’attacco alla Francia, gli ultimi preparativi per il grande eventi parigino andavano avanti, fino alle 20, quando tutto ha avuto inizio. Una cerimonia che può essere divisa in due parti. La prima caratterizzata dalla tradizionale sfilata delle delegazioni, ma più suggestiva del solito con il passaggio sulla Senna a bordo delle imbarcazioni, sotto gli occhi di pubblico e autorità e alternata da spettacoli e performance. Una parte giudicata sottotono, molto lunga e con qualche problema di regia che ha impedito di cogliere il passaggio di alcuni team, anche importanti.
La seconda parte della cerimonia è stata tutta concentrata sul viaggio della fiamma olimpica e soprattutto sulle performance di numerosi artisti internazionali che si sono alternati sui vari palchi, Lady Gaga e Céline Dion tra gli altri, e spettacolari riprese, effetti speciali e con l’immagine finale spettacolare di una mongolfiera che si è alzata in cielo alimentata dal fuoco della fiamma olimpica. Questa ha bruciato per tutta la sera, passata dalle mani, tra gli altri, di Zinedine Zidane a quelle di tanti atleti del presente e del passato che hanno fatto la storia della manifestazione sportiva più antica al mondo, da Rafael Nadal a Serena Williams, da Tony Parker fino al più anziano campione olimpico ancora in vita, il centenario cinque volte olimpionico del ciclismo, Charles Coste. Il tutto all’insegna della tradizione francese, partendo dal motto rivoluzionario Liberté, Egalité, Fraternité.