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“Pensavo fosse una vespa”, ma è il ragno violino: il giornalista Enrico Testa ricoverato in ospedale. Ecco cosa è successo

Il caporedattore si è accorto della presenza dell'aracnide e ha allertato i soccorsi

Una fitta atroce, un mancamento e poi la corsa in ospedale. Sono state ore di fortissima paura per Enrico Testa. Il giornalista e caporedattore di RaiSport si trovava nel giardino della sua villa a Sacrofano quando è stato morso a una scapola dal ragno violino, uno dei più velenosi in Italia, che lo scorso 13 luglio ha anche mietuto una vittima.

La fitta avvertita è stata talmente forte da allertare Testa e la sua compagna, che hanno deciso di recarsi alla guardia medica, dove, fortunatamente, il veleno è stato aspirato del tutto. “Stavo aprendo uno scatolone quando ho sentito un pizzico nella parte alta della schiena e ho notato il ragno. Poi, su consiglio della mia compagna ho allertato il 118 – racconta il giornalista a Il Messaggero -. Ora sto proseguendo le cure, ma ho ancora dei sintomi: dissenteria, vomito e svenimento. Ma entro 48 ore il pericolo sarà scongiurato”, conclude Testa.

COME RICONOSCERLO E COSA FARE IN CASO DI MORSOIl ragno violino è un aracnide di colore marrone-giallastro, grande tra i 7mm e i 9mm e presenta delle zampe lunghe. La pericolosità è data dal fatto che è possibile ritrovarlo in casa. Ma non sopporta le temperature invernali e in estate può trovarsi nei giardini. È un animale notturno, quindi di giorno resta nascosto dietro mobili, battiscopa o anche scarpe e biancheria. Il suo morso, almeno inizialmente, non provoca dolore. In molti casi è addirittura innocuo, ma in altri possono presentarsi gravi complicazioni. Nelle ore successive compare una lesione arrossata che in 48-72 ore può trasformarsi in necrosi e ulcerarsi. Nelle situazioni più gravi possono presentarsi febbre, rash cutaneo, ecchimosi, danni ai muscoli, ai reni ed emorragie.