“Non fare mai donazioni in vita”. È questo il consiglio che si sente di dare Annamaria Bernardini de Pace in un’intervista a Il Corriere della Sera. La celebre legale e giornalista si è sentita di commentare così la confessione che Reinhold Messner ha fatto sulla sua eredità. “Perché o la fai uguale a tutti i figli o succede un casino. E perché i figli, se gli dai tutto prima di morire, poi se ne fregano di te e non ti assistono”. Il ‘Re degli Ottomila’, infatti, aveva espresso tutto il suo disappunto per la mancata presenza dei suoi figli al suo 80esimo compleanno, così che lo ha dovuto festeggiare da solo con sua moglie. “Ma soprattutto, dico: non siete obbligati a lasciare un’eredità, potete spendere tutto – suggerisce de Pace -. Le persone che non lo sanno, credono di avere l’obbligo di lasciare soldi, case, beni”.
Dunque, un modo per godersi la propria anzianità, ma anche un modo per evitare gli scontri tra i figli, che sono ancora molto comuni. “L’ideale sarebbe di farla identica a tutti e di un valore che non cambia nel tempo”, spiega de Pace. Che poi rivela anche questioni poco note in materia di eredità: “C’è una cosa che nessuno sa: la donazione è un contratto in cui la generosità del donante arricchisce il donatario e i due sono legati per sempre, se il donante è in stato di bisogno ha il diritto di ricevere gli alimenti dal donatario”. Ma anche che le donazioni possono essere revocate, come nel caso dell’ingratitudine: “E le donazioni sono annullabili se fatte per un motivo sbagliato o per errore o per violenza, per dolo, o perché sei stato obbligato”. Non c’è spazio, dunque, per fraintendimenti per la matrimonialista, che conclude con un suggerimento a Messner: “Organizzati bene, scrivi tutto nei particolari e… spendi tutto in alberghi di lusso“.
