L'estate italiana torna a essere infiammata dalle discussioni circa i conti salati. Questa volta nel mirino è finito un ristorante sulla spiaggia di Forte dei Marmi
Non c’è estate senza polemica sugli scontrini “choc”. A infiammare la bella stagione sono, come sempre, le discussioni che sorgono intorno a conti reputati esagerati dai consumatori. Questa volta lo scenario è Forte dei Marmi, in Versilia. Nell’occhio del ciclone è finito un piatto di tagliatelle all’astice da 90 euro servito in un ristorante sulla spiaggia.
Il cliente ha postato la foto dello scontrino sui social generando, come prevedibile, una serie di commenti e polemiche. A difendere la proposta culinaria reputata un po’ troppo salata è Gabriele Matteoni, titolare del bagno Cesare. Ai microfoni de La Nazione ha spiegato: “Operiamo in assoluta trasparenza e condividiamo con il cliente la scelta dell’astice che, come scritto in carta, costa 18 euro l’etto. Le nostre tagliatelle vengono servite con 500 grammi di astice che è la parte preponderante rispetto alla pasta e quindi il prezzo che ne viene fuori è assolutamente onesto (…) Il personale propone sempre prima il crostaceo vivo in modo che se ne possa comprendere la grandezza e la consistenza, poi viene pesato e cucinato”.
E ancora: “Qui nessuno vuole fare il furbo e di quei piatti ne facciamo decine al giorno. Le tagliatelle all’astice sono una delle proposte più richieste: da tre anni sono in menù, non ne abbiamo mai aumentato il prezzo e ad oggi ne saranno usciti dalla cucina oltre cinquecento”.
Nessun astio da parte del titolare nei confronti del cliente che ha sollevato la polemica. Così, infatti, ha puntualizzato sulle pagine de Il Gusto de La Repubblica: “Io non ce l’ho con lui, il tono del post non era polemico né accusatorio più che altro era una constatazione, cioè faceva capire in maniera pacata e un po’ goliardica che a Forte dei Marmi si esagera come sempre… Non è una novità, chi viene qui conosce i prezzi e poi ripeto nel caso dell’astice era tutto scritto nero su bianco. Probabilmente non ha considerato l’eco che avrebbe avuto il suo messaggio tanto è vero che poi lo ha cancellato”.
Un po’ di amarezza, però, c’è: “Avrei preferito me ne parlasse a voce di persona, sarebbe stato un confronto utile e non sarebbe finito sui social dove è inevitabilmente rimbalzato (…) La maggior parte dei commenti comunque era dalla mia parte. In tanti sottolineavano il fatto che se si va in alcune località e si sceglie di mangiare piatti costosi, c’è da aspettarsi scontrini di questo genere”.
Il cliente che con la sua foto ha dato il via alla polemica immaginiamo avrà modo di chiarirsi con Matteoni, dal momento che il titolare non lo ha definito un habitué ma, ad ogni modo, una persona che più volte si è concessa un pasto nel suo locale.