“In certi momenti forse lui ci credeva più di me perché è sempre stato il mio primo tifoso e lo sarà sempre. Secondo me lui lo sapeva che ce l’avrei fatta ad arrivare qua”. Con la voce rotta dall’emozione, Elisa Mondelli racconta – ai microfoni del TG3 – il suo passato nel ricordo di una persona speciale scomparsa nell’aprile del 2021 all’età di 26 anni: era suo fratello Filippo, ex campione del mondo e d’Europa di canottaggio che si era qualificato per le Olimpiadi Tokyo, alle quali non ha mai partecipato.
“Mio fratello sognava le Olimpiadi, si era qualificato nel 2019. Nell’aprile del 2021 – a poche settimane da quelle di Tokyo rinviate nel 2020 a causa della pandemia – è venuto a mancare, gli ho fatto la promessa che sarei andata ai Giochi Olimpici“. Elisa è stata di parola e oggi, è a Parigi alla ricerca di una medaglia valida per lo storico debutto olimpico del canottaggio a 8+ femminile. Filippo era a un passo, Elisa c’è. Anche e soprattutto per lui.
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La scomparsa del fratello Filippo, le vittorie e il futuro nel mondo del canottaggio davanti ai suoi occhi, la qualificazione a Tokyo, poi la malattia. Nel 2018 Flippo Mondelli aveva riportato (insieme a Gentili, Rambaldi e Panizza) un oro che mancava da oltre 20 anni per l’Italia. “Questa promessa gliel’ho fatta nel momento in cui lui ha scoperto la malattia, nel gennaio del 2020. Mi aveva mandato un messaggio dicendomi di stare tranquilla e di andare a guadagnare quello che ha dovuto lasciare per sconfiggere la malattia”. Filippo soffriva di un osteosarcoma alla gamba sinistra; prima l’intervento all’ospedale Rizzoli di Bologna e poi una lunga battaglia. Quattro anni dopo quella promessa, Elisa può dire di avercela fatta: perché anche solo il fatto di essere a Parigi è una vittoria. “Essere qua è una vittoria immensa, non solo per me ma per tutta la famiglia e per il canottaggio. Tutti volevano bene a mio fratello”.