Cronaca

“I killer di Cerciello Rega scambiati con Chico Forti? Il governo smentisca”: la nota del sindacato dei Carabinieri

Il sindacato dei carabinieri chiede al governo di smentire il retroscena sullo scambio tra i killer di Mario Cerciello Rega e Chico Forti: i primi lascerebbero l’Italia per andare a scontare la pena negli Stati Uniti, in cambio del percorso opposto compiuto recentemente dall’uomo condannato per l’assassinio di Dale Pike.

“I due assassini del vicebrigadiere Cerciello Rega hanno ricevuto uno sconto di pena. In particolare, Gabriel Christian Natale Hjorth potrà scontare gli arresti domiciliari in una casa a Fregene e non possiamo escludere, in un futuro prossimo, il trasferimento in Usa e la liberazione dei due assassini. Non vogliamo credere che il rientro in Italia di Chico Forti, considerato un truffatore e un omicida negli Stati Uniti, sia stato barattato, per oscure convenienze politiche con il sangue versato da un servitore dello Stato”, si legge in una nota di Unarma.

Il sindacato ricorda che “già nel 2019 un articolo di stampa ipotizzava in tempi non sospetti uno scambio di prigionieri, suggerendo che i due studenti americani avrebbero potuto scontare la loro pena negli Stati Uniti in cambio del rientro in Italia di Chico Forti, condannato all’ergastolo per omicidio negli Stati Uniti. Chiediamo al governo di fare chiarezza su questa vicenda e di smentire qualsiasi ipotesi di scambio di prigionieri che possa macchiare la memoria di un valoroso servitore dello Stato. Non fateci vergognare di essere uomini dello Stato. La giustizia deve prevalere e l’assassinio del vicebrigadiere Cerciello Rega non deve essere dimenticato né sminuito”, conclude Unarma.