Politica

Referendum autonomia differenziata, i promotori: “Già raccolte oltre 100mila firme online”

Oltre 100mila firme in meno di due giorni. Il comitato referendario per l’abrogazione della legge sull’Autonomia differenziata ha annunciato che, a poco meno di 24 ore dall’avvio della raccolta online, le adesioni online sono già circa il 20 per cento delle 500mila richieste. “Non ci accontenteremo”, si legge in una nota, “e continueremo a raccogliere le firme per tutto il tempo disponibile, sia sul web che nei banchetti che abbiamo organizzato e che intendiamo moltiplicare in maniera capillare in tutta Italia”.

Già soddisfatta per il risultato la Cgil, parte del comitato promotore: “Quella contro l’autonomia differenziata è una battaglia condivisa”, ha dichiarato all’Ansa Christian Ferrari della segreteria nazionale, “ma noi non ci accontentiamo. Raccoglieremo le firme oltre le 500mila richieste dalla legge, soprattutto con banchetti che moltiplicheremo. Per noi è prioritario parlare con le persone”.

Per la segretaria dem Elly Schlein “l’Autonomia differenziata è una riforma sbagliata che vuole spaccare in due il Paese che invece ha bisogno di essere ricucito. Le diseguaglianze in questi anni, tra crisi economica, pandemia, ritorno delle guerre, e crisi energetica, sono aumentate”. E “abbiamo avviato questa raccolta firme con tante altre forze di opposizione, forze politiche, sociali, associative e sindacali e siamo molto contenti che in questa prima settimana di banchetti e di raccolta firme anche online ci sono già le file. Ci sono già moltissime persone che vogliono dare un segnale e dare una mano a convincere altrettante persone ad andare a votare per questo referendum. Così blocchiamo questo disegno scellerato che aumenta le diseguaglianze che invece abbiamo bisogno di ridurre”.

Soddisfatti anche i 5 stelle. “Un segnale fortissimo”, scrivono in una nota, “e un avviso chiaro a Meloni e Calderoli: l’Italia non si spacca. Intanto, a dispetto delle richieste tardive e strumentali di moratoria degli stessi alleati forzisti, Occhiuto e Tajani, il ministro Calderoli ha fatto già sapere che quattro regioni del Nord hanno richiesto l’avvio del negoziato per l’Autonomia su varie materie. Meloni è consapevole che rischia di spaccare Italia e governo procedendo in questo modo? Immaginiamo che al ritmo in cui le firme stanno procedendo, la presidente stia sudando freddo. Ed è solo l’inizio”. Infine Angelo Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra ha detto: “Continuiamo così per difendere l’unità del paese, la sanità pubblica, l’ambiente e la scuola.”