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Spintoni, insulti e pugni in faccia: aggredito brutalmente Sergio Barzetti, il re dei risotti. “Non è la prima volta che ho problemi, ho ricevuto minacce”

Lo chef, in accordo con il suo staff, ha deciso di chiudere per qualche giorno il ristorante e di anticipare le vacanze

Un’aggressione in piena regola, con spintoni, insulti e pugni in faccia. Se l’è vista davvero brutta qualche giorno fa Sergio Barzetti, il “re dei risotti”, popolare chef e volto tra i più amati di “È sempre mezzogiorno”, il cooking show di Antonella Clerici. Ma cos’è accaduto giovedì sera davanti al suo ristorante a Malnate, in provincia di Varese? I follower del cuoco, celebre per i suoi straordinari risotti, si sono allarmati dopo una foto pubblicata su Instagram e scattata all’Ospedale di Circolo, sempre a Varese, in cui Barzetti parlava di “una brutta avventura che non auguro a nessuno”.

A raccontare qualche dettaglio in più è stato l’avvocato Carlo Aberto Cova, il difensore dello chef, che ha svelato l’accaduto: “Barzetti stava caricando un furgone posteggiato vicino al suo ristorante Cucina Barzetti quando un uomo e una donna, non sconosciuti e non nuovi a fatti simili, lo avrebbero aggredito. Le due persone lo hanno prima insultato. L’uomo lo ha quindi preso a pugni. Ci sono testimoni”.

Il risultato dell’aggressione? Lesioni lievi, guaribili in sette giorni, a seguito delle quali lo chef, in accordo con il suo staff, ha deciso di chiudere per qualche giorno il ristorante e di anticipare le vacanze. Prima però Barzetti sporgerà denuncia nei confronti dell’aggressore, un cittadino di nazionalità nordafricana che avrebbe anche girato un video del pestaggio.

“Non è la prima volta che ho problemi, ho ricevuto minacce, sono in corso processi per stalking che mi vedono come parte offesa. Questo episodio però non è esattamente una cosa da nulla, e ha visto questi due personaggi aggredirmi mentre stavo finendo di caricare il furgone dopo il lavoro al ristorante. La cosa è degenerata. Ma vado avanti”, fa sapere Barzetti attraverso al suo legale. “Vediamo che succede, ma ci si rialza”.